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Politica | 11 dicembre 2025, 11:14

Bilancio comunale approvato ad Asti: clima collaborativo e nove emendamenti accolti

Ma il sindaco Rasero lancia l'allarme: "La crisi aziendale della Konecta è una bomba atomica sulla città"

Merphefoto

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Quattro serate di dibattito si sono concluse  ieri sera con l'approvazione del bilancio di previsione del comune di Asti. . Il sindaco Maurizio Rasero ha parlato di un evento "senza precedenti": dei 25 emendamenti proposti, principalmente dalle forze di minoranza, ben nove sono stati approvati, spesso all'unanimità. 

Interventi approvati: dalle frazioni alla sicurezza stradale

Gli emendamenti accolti coprono un ventaglio di esigenze cittadine che spaziano dalla manutenzione ordinaria ai progetti più strutturali. Tra i più significativi, lo stanziamento di 60.000 euro per le frazioni astigiane, destinati principalmente a interventi di manutenzione stradale e segnaletica. Una cifra corposa che risponde alle sollecitazioni dei territori periferici, spesso in difficoltà per la carenza di risorse dedicate.

La sicurezza stradale ha trovato particolare attenzione con 30.000 euro destinati alla zona di Quarto Inferiore, dove si sono verificati ben 20 incidenti. Il provvedimento, sostenuto dalla maggioranza, mira a contrastare l'eccesso di velocità e a mettere in sicurezza un'area critica. Sul fronte della mobilità urbana, è stato approvato anche uno studio di fattibilità da 15.000 euro per rivedere il piano della sosta e implementare soluzioni di parcheggio gratuito senza limiti di orario, una risposta diretta alle criticità generate dall'aumento dei parcheggi blu in zone come Piazza del Palio.

L'attenzione al decoro urbano e alla qualità abitativa emerge con i 30.000 euro per il recupero degli edifici ATC di via Dogliotti. "Vogliamo migliorare le condizioni igienico-sanitarie di chi ci abita", ha spiegato Rasero, motivando una scelta che ha trovato consenso trasversale. Altrettanto significativo l'emendamento del sindaco stesso per finanziare piccoli interventi negli edifici di culto cittadini, a testimonianza di un'attenzione alla conservazione del patrimonio religioso.

Progetti innovativi: dall'emergenza climatica ai contenitori vuoti

Tra le novità più interessanti spicca la task force da 10.000 euro dedicata allo studio dei "contenitori vuoti" della città. L'unità di missione dovrà mappare lo stato dell'arte e le prospettive di recupero degli immobili dismessi, affrontando gli ostacoli amministrativi ed economici che finora hanno frenato ogni iniziativa. Un tema che tocca il cuore della rigenerazione urbana e che è stato al centro del dibattito cittadino negli ultimi anni.

L'emergenza climatica trova spazio con un investimento di 20.000 euro per consulenze e studi su soluzioni innovative come i giardini della pioggia e i rifugi climatici. Una scelta che guarda al futuro e che inserisce Asti nel novero delle città che affrontano con strumenti tecnici le sfide ambientali. Completano il quadro degli emendamenti approvati il ripristino del percorso delle Case Grotta di Mombarone e un progetto da 20.000 euro per la Scuola Martiri della Libertà.

Le proposte bocciate: questioni tecniche e coperture finanziarie

Non tutte le richieste della minoranza hanno trovato accoglimento. Molti emendamenti sono stati respinti per ragioni tecniche o di bilancio, come ha spiegato il sindaco. "Diverse proposte prevedevano di attingere fondi dal capitolo dei cimiteri, un settore che funziona bene e non deve essere messo in difficoltà", ha argomentato Rasero riferendosi alle bocciature relative alla sicurezza stradale al Palucco, al recupero del CPA e alla riorganizzazione delle rotatorie di Corso Savona e Piazza Torino.

Altre iniziative, come il rilancio del mercato degli astigiani e i finanziamenti per il Festival delle Sagre, si sono scontrate con l'impossibilità di trovare copertura finanziaria: i capitoli di spesa erano già stati impegnati dagli emendamenti precedentemente approvati, in particolare i 30.000 euro per Quarto Inferiore. Anche la riorganizzazione del parcheggio blu in Piazza del Palio – definita "cavallo di battaglia" dell'opposizione – è stata respinta per mancanza di risorse.

Bocciata infine la proposta di esproprio per l'innesto stradale di San Fedele: i 50.000 euro richiesti non sarebbero stati sufficienti a coprire i costi stimati di 70.540 euro, rendendo necessario un progetto più completo e strutturato.

L'allarme finale: 400 posti di lavoro a rischio

La seduta si è conclusa con un intervento del sindaco che ha gelato l'aula. Rasero ha espresso "profonda preoccupazione" per la vicenda Konecta che ha colpito una multinazionale con sede ad Asti, che impiega 400 dipendenti. Il primo cittadino non ha usato mezzi termini: "La potenziale perdita di questi posti sarebbe una bomba atomica su questa città".

Il sindaco ha informato il consiglio di aver già incontrato i sindacati e di aver contattato il primo cittadino di Ivrea – dove sono coinvolte altre 700 persone – per richiedere congiuntamente un incontro al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. "L'obiettivo è portare la problematica a un livello politico più alto", ha spiegato Rasero, sottolineando come l'attenzione sia condivisa da tutto l'arco costituzionale del Consiglio Comunale. 

Alessandro Franco


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