Ettore Prandini, 51 anni, lombardo e padre di tre figli, è stato riconfermato all'unanimità alla carica di Presidente nazionale di Coldiretti, in occasione dell'Assemblea dei delegati, riunitasi mercoledì 20 dicembre a Roma.
La sua riconferma è stata accolta con grande soddisfazione da parte dei delegati delle regioni italiane, rappresentanti di ben 1 milione e 500 mila soci. Prandini, laureato in giurisprudenza, guida un'azienda di bovini da latte e gestisce un'impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Oltre alla presidenza di Coldiretti, è anche alla guida di Uecoop, della Fondazione Campagna Amica e dell'Osservatorio sulla criminalità nell’Agricoltura e sul sistema agroalimentare.
Obiettivi e prospettive per il futuro
Il neo presidente rieletto Prandini ha espresso la sua determinazione nel sostenere la competitività delle imprese agricole e della pesca per garantire la sovranità alimentare del Paese e ridurre la dipendenza dall'estero. Tra gli obiettivi per il prossimo quinquennio amministrativo, Prandini si è prefissato di raggiungere 100 miliardi di valore dell'export agroalimentare, sostenere le filiere produttive 100% Made in Italy con l'innovazione e la sostenibilità economica ed ambientale, nonché promuovere l'internazionalizzazione delle imprese agricole italiane.
Investimenti e sviluppo
Prandini ha sottolineato l'importanza di investire sulla logistica in termini infrastrutturali, creando interconnessioni fra i vari hub per accorciare i tempi di consegna e tagliare inutili costi. Ha inoltre evidenziato la necessità di sostenere il Made in Italy offrendo all'Ismea la possibilità di svolgere il ruolo di cassa depositi e prestiti per proteggere la filiera agroalimentare nazionale dallo shopping straniero. Inoltre, ha sottolineato l'importanza di lavorare sull'innovazione, investendo su strumenti di nuova generazione, come droni, robot e satelliti, nonché sulla nuova genetica green no ogm.
Protezione del territorio e sostenibilità
Prandini ha evidenziato la necessità di accelerare sull'approvazione della legge contro il consumo del suolo, portando l'Italia all'avanguardia per la protezione del territorio. Ha inoltre sottolineato l'importanza di fronteggiare gli effetti sempre più devastanti provocati dai cambiamenti climatici, attraverso un'azione a favore della transizione ecologica, con investimenti che vadano dal verde urbano alle agro-energie, fino al piano invasi, per garantire il fabbisogno idrico.
L' Europa e rappresentanza territoriale
Prandini ha concluso sottolineando l'importanza di far crescere l'azione di Coldiretti in Europa, dove si decidono i destini dell'agricoltura italiana, e ha ribadito l'importanza di restare fortemente ancorati ai territori con le Regioni come interlocutori privilegiati delle politiche comunitarie.