“Esprimiamo solidarietà agli agricoltori che in tutta Europa protestano contro le attuali politiche dell’Ue” così si esprimono Federica Barbero e Claudio Sacchetto, esponenti di Fratelli d’Italia Cuneo.
“Va tuttavia fatta chiarezza sulle varie questioni che muovono la protesta, prima fra tutte quell’ambigua politica in tema ambientale che l’Ue ha portato avanti in questi anni, togliendo competitività all’agricoltura europea, aumentandone i costi con anacronistiche imposizioni legislative. E con un esempio lampante - in ultimo – come l’inserimento dell’obbligo di riposo del 4% dei terreni, che danneggia le imprese agricole in prima battuta, ma anche i consumatori poiché’ da un lato si fa in modo che l’agricoltura europea produca sempre di meno con limitazioni alla coltivazione, all’impiego di fitofarmaci, ecc. e dall’altro non si è fatto nulla per dare trasparenza alle filiere come per l’etichettatura obbligatoria su molti prodotti o i mancati controlli sulle merci in entrata da fuori Europa”.
“Su questi temi vanno sottolineate anche le posizioni politiche prese dai Governi e dalle forze politiche europee: quello italiano è stato il primo in Europa, seguito poi da altri, che si è schierato chiaramente contro la carne sintetica, contro il Green Deal cosi come formulato attualmente, che ha confermato alcune agevolazioni come quella sul gasolio agricolo - detonatore delle proteste in Francia e Germania - dove ricordiamo che i Governi di sinistra hanno tagliato miliardi di euro al bilancio agricolo, cosa non successa in Italia”.
“Come ricordato nei giorni scorsi dall’Onorevole Monica Ciaburro, il Governo italiano ha dimostrato in questi mesi qual è il suo orientamento con maggiori risorse sul Pnrr e prese di posizione forti con promozioni e azioni volte a migliorare le performances dell’export Made in Italy e la recente visita del Sottosegretario La Pietra in Provincia di Cuneo ne testimonia lo sforzo”.
“La partita più grande - concludono Barbero e Sacchetto - sarà nella prossima legislatura del Parlamento Europeo 2024-2029 dove, se ci sarà una maggioranza diversa e di orientamento più conservatore, si potranno attuare politiche più focalizzate verso le imprese agricole e l’ambiente, in maniera organica ed efficace, con particolare riferimento alla Pac ed alle ricadute che ha. Così come sarà fondamentale la legislatura regionale in Piemonte affinché’ le politiche siano codificate e declinate in maniera più vicina all’economia agricola e agroalimentare del territorio piemontese”.
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Agricoltura | 01 febbraio 2024, 11:48
Anche in Granda la protesta degli agricoltori, Barbero e Sacchetto: "UE ambigua e anacronistica"
Gli esponenti di FdI Cuneo: "Governo italiano primo a schierarsi contro carne sintetica e Green Deal"
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