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Attualità | 08 febbraio 2024, 11:33

Asti: pronta replica dell'Amministrazione su luminarie e escrementi di piccioni

Riportiamo, a seguito della segnalazione inviata da un lettore, le risposte degli assessori Luigi Giacomini e Mario Bovino

Nel collage fotografico gli assessori Giacomini (a sinistra) e Bovino

Nel collage fotografico gli assessori Giacomini (a sinistra) e Bovino

La lettera di Maurizio Mazzetto, amministratore di condominio e vicepresidente di Confabitare Asti, che ci ha scritto per segnalare il problema degli escrementi di volatili e delle luminarie natalizie ancora accese a metà febbraio (CLICCA QUI per rileggere l'articolo) ha suscitato la pronta risposta dei rispettivi assessori preposti, ovvero Luigi Giacomini (Ambiente) e Mario Bovino (Commercio)

Il primo ci ha inviato una lettera di replica, che pubblichiamo integralmente di seguito, mentre per i dettagli della situazione illustrati dall'assessore al Commercio vi rimandiamo alla prosecuzione dell'articolo.

GIACOMINI: "LA PULIZIA DEGLI ESCREMENTI SPETTA AI CONDOMINI" 

Ringrazio il vice presidente di Confabitare sig. Mazzetto che per avere visibilità preferisce interloquire con i media anziché segnalare direttamente agli uffici preposti il problema.

Come mi auguro sappia visto che di mestiere fa l’amministratore condominiale, tengo a precisare che:

-                   constatata la necessità ed urgenza di contrastare la proliferazione del colombo urbano presso gli immobili di questa Città, con Ordinanza n. 72 del 26/08/2019 si è prescritto agli Amministratori di Condominio ed ai proprietari di singole unità residenziali o di aree/superfici scoperte, ciascuno per le rispettive aree di competenza, di provvedere:

o alla pulizia e alla disinfestazione delle parti degli edifici interessati da eventuali sedimentazioni di escrementi di colombi, alla rimozione delle carcasse, dei nidi, delle uova ove esistenti;

o all’accurato tamponamento di ogni apertura o anfratto, specie nei sottotetti, mediante opere in muratura e/o apposizione di reti, e l’apposizione di dissuasori, comunque tutti sistemi incruenti;

-                   si è disposto il divieto assoluto a chiunque di somministrare alimenti di qualsiasi genere e in qualsiasi luogo ai colombi presenti allo stato libero sul territorio urbano;

-                   in caso di riscontro diretto di inottemperanza alla citata Ordinanza si adottano regolarmente provvedimenti ordinatori specificatamente indirizzati al proprietario o amministratore dell’immobile per inadeguata pulizia e disinfestazione o mancata installazione di idonei presidi;

-                   ulteriori iniziative quali ad esempio la somministrazione di anticoncezionali è stata presa in esame da questo Comune ma richiede tempo e stesso luogo di somministrazione per almeno 5 giorni la settimana per tutto il periodo riproduttivo, senza interferenze, risulta non facilmente eseguibile se non direttamente dai privati sul loro suolo. In collaborazione con la Provincia di Asti è stata valutata la cattura e soppressione: tale tipologia di intervento, peraltro non etica, risulta di dubbia efficacia, si tratta infatti di animali in grado di “compensare” velocemente le avvenute perdite, e richiede l’adozione di un piano di contenimento da parte della Provincia con l’avallo del Ministero. Un ulteriore intervento possibile è stato identificato, a livello nazionale, dall’utilizzo di falconieri in grado di intervenire regolarmente con i propri animali per allontanare dalla città i colombi, tuttavia anche tali interventi, oltre a non essere definitivi in quanto richiedono un regolare utilizzo dei predatori, sono risultati molto onerosi e non sostenibili dagli enti locali;

-                   i sistemi innovativi di dissuasione e la loro costante manutenzione sono sicuramente i presidi più efficaci nel contrasto alla proliferazione del colombo e, infatti, l’Ordinanza del 2019 e le ordinanze ad personam che questo Comune adotta regolarmente, coniugano proprio questa linea di intervento; questo Comune, tuttavia, non può intervenire, ovviamente, sulle aree private o condominiali che si rivelano essere i luoghi in cui continuano a proliferare i colombi urbani. Per quanto riguarda le proprietà comunali si è già intervenuti in alcuni casi quali, ad esempio, il palazzo civico di piazza San Secondo, anch’esso identificato in passato quale luogo di proliferazione.

Luigi Giacomini - Assessore Comunale all'Ambiente 

BOVINO: "LUMINARIE ANCORA ACCESE PER ADEGUAMENTI TECNICI"

"L'appalto per le luminarie - ci ha spiegato l'assessore Bovino - è stato vinto da una ditta genovese, la 'Luminarie Lucio Guagliata', che sta lavorando per aggiornare gli impianti in modo da poterli gestire da remoto".

"Trattandosi di un impianto molto vecchio - ha aggiunto - per poterlo controllare completamente da remoto, senza necessitare di interventi fisici da parte dei tecnico con conseguente costo in termini di tempo e denaro, sono necessari dei lavori di adeguamento che non possono essere eseguiti a impianto spento".

"Non so se la foto che vi è stata inviata sia stata scattata ieri pomeriggio o qualche giorno fa - ha concluso - ma in ogni caso i lavori dovrebbero quasi essere giunti a conclusione, quindi il problema verrà risolto presto".

Gabriele Massaro

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