Dei 105 milioni di euro complessivi messi a disposizione dalla Regione Piemonte per la valorizzazione di 805 Comuni mediante progetti di sviluppo e coesione, 21 sono destinati a 104 Comuni dell'Astigiano.
Il denaro è stato reso disponibile attraverso il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, nell’ambito dell’Accordo per la crescita territoriale firmato ad Asti dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, e dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio (CLICCA QUI per rileggere l’articolo)
“Mettiamo in campo questi finanziamenti – ha affermato Cirio – per consentire a 104 amministrazioni comunali della provincia di Asti di realizzare una serie di interventi strategici attesi da tempo. In questo modo diamo risposte concrete ed efficaci alle richieste dei cittadini su bisogni crescenti di sanità, mobilità, istruzione, ambiente e competitività”.
“Fin dal primo giorno di mandato, abbiamo concentrato la nostra programmazione sulle necessità di ogni singola amministrazione locale del Piemonte – ha sottolineato Cirio –, con 65 milioni di euro già distribuiti a più di 150 comuni delle aree interne e 130 milioni assegnati a oltre 200 comuni attraverso il Programma regionale Fesr. E adesso aggiungiamo questa nuova misura, che produrrà sviluppo diffuso e partecipato in 805 comuni”
“Grazie a queste risorse - aggiungono il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso e l’assessore alle Opere Pubbliche Marco Gabusi, membri astigiani della giunta Cirio - la provincia di Asti avrà ricadute positive in termini di sostegno alle grandi sfide per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e il welfare. Il Fondo sviluppo e coesione se da un lato rappresenta una significativa fonte di finanziamento, dall’altro è un’opportunità concreta di lavorare in sinergia come aggregazioni territoriali a beneficio dello sviluppo locale di aree vaste della nostra regione”.
LA SUDDIVISIONE DEI FONDI SUL TERRITORIO
Di seguito lo schema di ripartizione per la provincia di Asti, tenendo conto che alcune aree contengono anche Comuni di altre province:
51 comuni dell’Area Monferrato Heritage Unesco finanziata complessivamente con 4,3 milioni
Albugnano, Antignano, Aramengo, Baldichieri d'Asti, Berzano di San Pietro, Buttigliera d'Asti, Camerano Casasco, Cantarana, Capriglio, Castellero, Castelnuovo Don Bosco, Cellarengo, Celle Enomondo, Cerreto d'Asti, Chiusano d'Asti, Cinaglio, Cisterna d'Asti, Cocconato, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cossombrato, Cunico, Dusino San Michele, Ferrere, Frinco, Maretto, Monale, Moncucco Torinese, Montafia, Montechiaro d'Asti, Montiglio Monferrato, Moransengo - Tonengo, Passerano Marmorito, Piea, Pino d'Asti, Piovà Massaia, Revigliasco d'Asti, Roatto, San Damiano d'Asti, San Martino Alfieri, San Paolo Solbrito, Settime, Soglio, Tigliole, Valfenera, Viale, Villa San Secondo, Villafranca d'Asti, Villanova d'Asti.
33 comuni dell’Area Terre di Langa e Monferrato finanziata complessivamente con 5 milioni
Agliano Terme, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Calosso, Canelli, Castagnole delle Lanze, Castel Boglione, Castel Rocchero, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Coazzolo, Cortiglione, Costigliole d’Asti, Fontanile, Incisa Scapaccino, Isola d'Asti, Maranzana, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Mongardino, Montabone, Montaldo Scarampi, Montegrosso d'Asti, Nizza Monferrato, Quaranti, Rocchetta Palafea, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra, Vigliano d'Asti, Vinchio.
16 comuni dell’Area Bacino del Tanaro finanziata complessivamente con 4,7 milioni
Azzano d'Asti, Calliano Monferrato, Casorzo, Castagnole Monferrato, Castell'Alfero, Castello di Annone, Cerro Tanaro, Grana, Montemagno, Portacomaro, Refrancore, Rocca d'Arazzo, Rocchetta Tanaro, Scurzolengo, Tonco, Viarigi.
4 comuni dell’Area Monferrato casalese e Terre di Po finanziata complessivamente con 7,4 milioni
Grazzano Badoglio, Moncalvo, Penango, Robella.
TEMPI E MODALITA' DI ELARGIZIONE CONTRIBUTI
Ogni Comune potrà richiedere il contributo entro il 31 maggio, candidando attraverso l’area omogenea di appartenenza un massimo di tre proposte: una di valore fino a 100 mila euro, una seconda fino a 250 mila euro e una terza fino a 500 mila euro, con l’importo minimo mai inferiore a 50 mila euro.
Il finanziamento della Regione potrà coprire al massimo il 90 per cento del totale di ciascun progetto. Gli interventi potranno riguardare gli ambiti di digitalizzazione, competitività delle imprese, energia, ambiente e risorse naturali, cultura, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana, welfare e salute, istruzione e formazione e capacità amministrativa.
Sulla base delle richieste presentate, la Regione definirà un piano di sviluppo per ciascuna area omogenea e assegnerà i finanziamenti ai progetti ritenuti più strategici, nel limite della dotazione finanziaria attribuita a ciascuna aggregazione territoriale. Dei 105 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, 100 milioni saranno ripartiti tra i progetti dei singoli comuni, mentre i restanti 5 milioni verranno distribuiti come premialità a favore delle proposte sovracomunali. Queste risorse potranno comunque essere ulteriormente integrate dalla Regione.