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Sanità | 26 marzo 2024, 15:49

Sanità, accordo sindacati-Regione: da giugno raddoppierà l'indennità di pronto soccorso

Ora le sigle sindacali esigono pronte risposte anche sul fronte delle assunzioni previste dal piano straordinario

Sanità, accordo sindacati-Regione: da giugno raddoppierà l'indennità di pronto soccorso

Un importante accordo di ambito sanitario è stato siglato tra le segreterie regionali dei sindacati del settore (FP Ccgil Piemonte, Cisl FP Piemonte, Uil FPL PIemonte, Fials Piemonte, Nursind Piemonte e Nursing Up Piemonte) e la Regione Piemonte, con l'obiettivo di ripartire le risorse economiche destinate al personale del comparto sanitario

Queste risorse, finanziate dal governo centrale e non dalla Regione Piemonte, sono volte a riconoscere il disagio e a remunerare le prestazioni aggiuntive fornite dal personale infermieristico e delle professioni sanitarie, una mossa essenziale per far fronte alla carenza di personale e ridurre le liste di attesa.

Dopo un’intensa trattativa sindacale e numerosi solleciti, è stato raggiunto un accordo che prevede l’incremento dell’indennità di pronto soccorso per la Regione Piemonte, con un finanziamento di 4.394.740 euro come stabilito dalla legge n. 197 del 29 dicembre 2022. A partire da giugno 2023, l’indennità mensile raddoppierà, passando da 100 euro a 200 euro medi pro capite, con un incremento dell’indennità giornaliera a 10 euro e a 16 euro per i turni di 12 ore.

Gli arretrati saranno corrisposti nel giugno 2024, con un adeguamento dell’indennità giornaliera previsto a partire da luglio dello stesso anno. Inoltre, la legge di bilancio 2023 ha previsto ulteriori risorse che porteranno a una rivalutazione e possibile ampliamento dei beneficiari, in particolare per il personale dell’emergenza-urgenza.

Le risorse aggiuntive per gli anni 2024/25/26, ammontanti a 5.864.000 euro annui come definito dalla legge n. 213 del 30 dicembre 2023, saranno distribuite alle ASR e destinate a combattere la carenza di personale attraverso prestazioni aggiuntive, con una tariffa oraria fissata a 60 euro.

Infine, sul fronte delle assunzioni previste dal piano straordinario, le segreterie regionali, insoddisfatte degli esiti dell'incontro del 5 marzo, hanno richiesto la convocazione urgente e straordinaria dell’osservatorio entro il 28 marzo.

Redazione

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