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Cultura e tempo libero | 28 marzo 2024, 09:26

Stasera a Castagnole Monferrato risuonerà nuovamente l'antico canto della "Passiùn"

Sarà affrontato il tema del tradimento, davanti al cristo albero di Hans Vogel. Domani, venerdì Santo, per la prima volta arriva "All'ora nona"

Stasera a Castagnole Monferrato risuonerà nuovamente l'antico canto della "Passiùn"

Appuntamento stasera alle 21 per la Passiùn di Gesü Crist uno degli evento tradizionali che si svolge a Castagnole Monferrato durante la Settimana Santa. Quest’anno, giunge alla ventiduesima edizione dall’anno della ripresa, operata dalla comunità castagnolese su impulso del drammaturgo Luciano Nattino e dell’antropologo Piercarlo Grimaldi.

La Passiùn non è una semplice rappresentazione religiosa, ma un’azione scenica e un momento di riflessione aperto a tutti, credenti e non. Diretta per il secondo anno consecutivo da Tommaso Massimo Rotella, quest’anno ha come tema principale: “Il tradimento”. Il Giovedì Santo è la notte in cui Gesù viene tradito da Giuda, ma la riflessione può ampliarsi e diventare attinente alla vita di ciascuno, con molteplici sfumature.

Il tradimento, secondo il regista, può essere generativo di un nuovo scenario, portatore di innovazione e di evoluzione personale. Tuttavia, nel compierlo è sempre presente la componente di pericolo e rischio, poiché il traditore sa che subirà le conseguenze del proprio agire, talora fino all’estremo sacrificio della vita. “Il tradimento è inestricabilmente connesso all’amore”, commenta ancora il regista. Non si dà amore senza possibilità di tradimento, e non si dà tradimento se non all’interno di un rapporto d’amore. Il tradimento appartiene all’amore come la notte al giorno.

La Passiùn è un’azione teatrale con fiaccole, “suoni delle tenebre”, musica e canto, che si dipana per il centro storico del paese come una processione a stazioni. Partecipano giovani, uomini, donne e artisti. L’incontro è aperto a tutte le confessioni, a credenti e cercanti. La comunità di Castagnole partecipa attivamente, insieme al vescovo di Asti Mons. Marco Prastaro e ad artisti ospiti che proporranno il loro punto di vista.

Il tema del tradimento sarà esplorato in senso lato: dal tradimento del proprio corpo quando si insinua una malattia, al tradimento della patria, dell’amicizia, dell’amore, del credo e delle tradizioni. Sacro e profano si mescoleranno, e ci si allontanerà e riavvicinerà alla tradizione.

Il Cristo-albero, opera dell’artista tedesco Hans Jurgen Vogel, simbolo della Passiun, sarà il fulcro di movimenti coreografici e tableau vivant creati dai danzatori torinesi di Cifra danzateatro. Questo sarà un inizio, una prima sperimentazione per intessere una relazione con il luogo, gli artisti e la tradizione. Si porterà nel corpo, oltre le parole, la tematica della processione, approcciandosi agli oggetti, all’architettura e al paesaggio per far riecheggiare ogni sensazione.

Tra gli ospiti, ci saranno la Banda Musicale Comunale di Portacomaro e il gruppo folk “J’Arliquato”. Durante l’evento, ci saranno letture e monologhi d’autore interpretati da vari artisti, incluso il suggestivo monologo del Giuda di Nattino. Il gruppo spontaneo degli abitanti del paese parteciperà attivamente alle azioni. Ingresso libero.

Domani "All'ora nona della passione"

Domani, Venerdì Santo, alle 15, al Sacro Monte di Crea (Serralunga di Crea), dove si terrà “All’Ora Nona della Passione”, in corrispondenza al momento in cui i Vangeli collocano la morte di Gesù in Croce.

L’evento, occasione inedita nel calendario delle celebrazioni della Settimana Santa monferrina, si svolge nell’ambito di “Monferrato Spirituale”, progetto della Casa degli alfieri, che intende rivivificare luoghi, percorsi e simboli legati tradizionalmente alla religiosità e pietà popolare del territorio.

E’ organizzato con l’Associazione Ricreare Crea, con il patrocinio dell’Ente di gestione dei Sacri Monti, dell’Ente Santuario Madonna di Crea, ed ha il patrocinio dell'Agenzia di Accoglienza e Promozione Turistica Locale della provincia di Alessandria Alexala.

Sul piazzale del celeberrimo Santuario di Crea, da sempre meta di pellegrinaggi e processioni, un gruppo di artisti condurrà un momento di riflessione intorno alle sofferenze del Cristo, l’Innocente ingiustamente accusato e condannato a morte, e, per traslato, alle sofferenze che straziano il mondo contemporaneo. 

I danzatori torinesi di Cifra danzateatro porteranno a spalle il Cristo-albero, opera d’arte simbolo della “Passiùn” di Castagnole Monferrato, ritualità che si svolgerà la sera del Giovedì Santo, e lo deporranno alle porte della chiesa, esprimendo il dolore, lo smarrimento, la tenebra del momento attraverso una partitura gestuale e danzata.

A seguire, l’artista e autore Antonio Catalano dedicherà al momento la lettura di brani tratti dalla sua opera “Il Vangelo raccontato da un asino patentato”, una visione innocente e umana sui Misteri della vita e della fede.

Redazione

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