Gli Agricoltori Autonomi Italiani (AAI), dopo aver animato le piazze con proteste per una riforma delle politiche agricole comunitarie, hanno ripreso il lavoro nei campi senza perdere l’impeto rivoluzionario.
L’associazione, nata dalla mobilitazione, ha esteso la sua attività informativa e di sensibilizzazione attraverso incontri provinciali e presenze nelle fiere agricole, mirando a coinvolgere nuovi contadini e a educare i consumatori.
Nonostante il periodo di intensa attività agricola, numerosi volontari rimangono attivi, sostenendo gli ideali di un cambiamento “dal basso”. Il presidente AAI, Gabriele Ponzano, ha evidenziato i primi risultati ottenuti: modifiche alle regole della Politica Agricola Comune (PAC) che alleggeriscono le restrizioni per le rotazioni agrarie e riducono la burocrazia per le aziende sotto i dieci ettari.
L’impatto delle proteste si è manifestato anche nella crescente consapevolezza delle associazioni agricole e dei politici riguardo alle criticità del settore, portando all’adozione di temi cruciali come la lotta alle pratiche commerciali sleali e il riconoscimento dei prezzi equi per i produttori.
L’AAI, insieme ad altre associazioni nazionali, sta elaborando un documento da presentare al Ministero dell’Agricoltura, proseguendo così il suo impegno divulgativo e associativo.
Convegno sull’agricoltura a Carmagnola (TO)
Il 31 maggio, l’AAI terrà un convegno a Carmagnola (TO) dal titolo “Mercato dei cereali e Pac 2023-2027”, con esperti del settore agricolo e delle politiche comunitarie. Il programma prevede interventi di figure accademiche e professionali, tra cui il professor Angelo Frascarelli e il perito agricolo Lorenzo Benanti, che discuteranno delle prospettive del mercato dei cereali e delle novità nella PAC.Il convegno, aperto a politici di ogni orientamento ma con un invito a un ascolto costruttivo piuttosto che a interventi elettorali, ribadisce la natura apartitica dell’AAI e la sua indipendenza da indicazioni di voto.