La più celebre kermesse gastronomica piemontese si tinge di solidarietà e inclusione sociale. La nuova edizione del Bagna Cauda Day, che animerà il territorio astigiano nei fine settimana del 21, 22, 23 e 28, 29, 30 novembre, con una coda invernale tra fine gennaio e inizio febbraio, vedrà quest'anno un protagonista d'eccezione tra gli ingredienti. La cooperativa sociale La Strada entra ufficialmente nel circuito della manifestazione come sponsor tecnico, portando in tavola un prodotto dal forte valore simbolico.
Al centro dell'iniziativa c'è l'aglio necessario alla preparazione del piatto simbolo della tradizione, che verrà fornito specificamente alla Casa del Popolo – Santa Libera di Asti. Non si tratta però di un bulbo qualsiasi, bensì dello "SbAglio", prodotto coltivato direttamente nei terreni agricoli interni alla Casa di Reclusione di Asti. Questo raccolto è il frutto tangibile di un progetto di inserimento lavorativo per i detenuti, che rappresenta da tempo uno dei pilastri dell'Area B della cooperativa, realizzato in sinergia con l'amministrazione penitenziaria e lo "Sportello lavoro carcere" del consorzio Co.Al.A.
Il debutto operativo avverrà già quest'oggi, quando La Strada affiancherà l'associazione Astigiani durante la distribuzione dei celebri "bavaglioli" ai ristoratori, mettendo a disposizione il proprio aglio per l'acquisto. Un momento che sancisce l'unione tra la cultura gastronomica e le seconde possibilità.
"Essere parte del Bagna Cauda Day con il nostro progetto è un modo per raccontare una storia diversa, fatta di lavoro dignitoso e riscatto", afferma Barbara Rapetto, presidente de La Strada. "Per noi il lavoro non è mai solo produttività, ma un’occasione per rimettere insieme i pezzi di una vita e riconoscere dignità. Anche partendo da una testa d’aglio", conclude.

Il progetto "SbAglio" non è improvvisazione, ma professionalità. I detenuti coinvolti sono formati e competenti e curano l'intera filiera agricola sotto la guida degli operatori della cooperativa e di tecnici specializzati. Da quest'anno, il valore tecnico è ulteriormente garantito dalla collaborazione con l'azienda agricola biologica Duipuvrun di Costigliole d’Asti. L'obiettivo non è solo l'acquisizione di competenze tecniche, ma la creazione di esperienze relazionali fondamentali per il futuro reinserimento nella società.
Sul significato del nome scelto per il prodotto, interviene Davide Gioda, coordinatore dell’Area B della cooperativa: "Chiamare questo aglio SbAglio è una presa di posizione chiara, vogliamo ribaltare la narrazione dell’errore trasformandolo in un punto di ripartenza", spiega. "È grazie alla responsabilità dei detenuti che oggi possiamo partecipare all'evento con un prodotto che profuma di territorio e di rinascita", aggiunge Gioda.
Questa virtuosa rete di collaborazioni è nata all'interno del Tavolo Carcere, uno spazio stabile di confronto coordinato da Domenico Massano, Garante delle persone private della libertà personale della città di Asti. Il tavolo riunisce diverse realtà, tra cui Effatà OdV, Casa di carità Arti e Mestieri, CSVAA, CPIA 1 Asti, l'Istituto G. Penna, Agar Teatro e le ACLI di Asti, dimostrando come il dialogo tra istituzioni e volontariato possa generare frutti concreti per la comunità.














