Il Coordinamento Asti Est lancia un'iniziativa innovativa per denunciare le condizioni precarie delle Case Popolari di Asti. L'obiettivo non è quello di un concorso fotografico, ma di dare voce e visibilità ai residenti stessi.
"Chiediamo agli inquilini di prendere in mano il loro cellulare, scattare foto delle tante cose che non vanno e mandarcele," afferma il Coordinamento. L'organizzazione denuncia da anni lo stato di abbandono degli edifici di edilizia residenziale pubblica, citando problemi come "pavimenti rotti, muffa e umidità, cantine e garage allagati, alloggi vuoti e abbandonati e addirittura murati!"
Questa documentazione visiva non è destinata solo al Coordinamento, ma mira a raggiungere le istituzioni che sembrano restie ad ascoltare: "l'Atc, il Comune, la Regione, la politica nazionale tutta." Il messaggio, per il Coordinamento, è chiaro: "Se non vogliono ascoltare, li obbligheremo a vedere."
Il Coordinamento Asti Est sfida le autorità a prendere una posizione netta: o ammettere apertamente che chi ha un reddito basso deve accettare condizioni di vita inaccettabili, o agire per migliorare la situazione. "L'iniziativa vuole mette in luce il basso livello di investimenti nell'edilizia residenziale pubblica in Italia rispetto ad altri paesi europei. Questa iniziativa arriva in un momento critico, con la recente bocciatura della politica abitativa della Regione Piemonte da parte della Corte Costituzionale, giudicata discriminatoria"
L'organizzazione presenterà questa iniziativa in tutti i quartieri popolari di Asti, iniziando giovedì 1° agosto alle 18:30 nel cortile degli edifici di Corso Volta (Via Malta). L'obiettivo è creare un dossier completo entro l'autunno da presentare pubblicamente.
I residenti che desiderano partecipare possono inviare foto e descrizioni al numero WhatsApp 371-5949419 o all'indirizzo email coordastiest@gmail.com.
Il Coordinamento Asti Est conclude con un appello all'azione: "Siano gli inquilini a raccontare con le immagini."