Archiviata un'edizione del Palio di Asti senza particolari intoppi o polemiche, il ricchissimo Settembre Astigiano prosegue con Douja d'Or e il Festival delle Sagre, due appuntamenti imperdibili per gli amanti della tradizione e dell'enogastronomia.
Il villaggio contadino a cielo aperto, torna nell'abituale collocazione di piazza Campo del Palio, in una nuova collocazione sotto le fronde dei platani per godere di più ombra: sabato 9 e domenica 10 settembre 28 pro loco del territorio proporranno le eccellenze che fanno grande l'enogastronomia piemontese, in particolare quella astigiana.
Sabato l'inaugurazione del villaggio è prevista per le 18, con le pro loco che continueranno a servire ininterrottamente fino alle 24. Domenica, invece, le casette entreranno in attività alle 11.30, per proseguire fino alle 22 o fino a esaurimento scorte.
Domenica 8 settembre, inoltre, il Festival delle Sagre di Asti entra nel vivo con una spettacolare sfilata che metterà in scena scorci di vita del mondo contadino. Migliaia di figuranti in abiti d'epoca sfileranno per le vie del centro storico, mostrando vestiti, attrezzi e macchinari autentici dell'era preindustriale.
Il corteo, che partirà da corso Matteotti alle 9.30, attraverserà piazza Marconi, via Cavour, piazza San Secondo, via Garibaldi, piazza Alfieri, corso Alfieri, via Calosso e viale alla Vittoria, per arrivare infine in piazza Campo del Palio. È possibile assistere alla sfilata seduti in tribuna in piazza Alfieri, con biglietti a 5 euro acquistabili presso la biglietteria in piazzetta Italia.
Il programma della sfilata prevede la suddivisione in quattro stagioni, con i singoli gruppi che presenteranno temi e storie legate al mondo rurale, dall'antico mestiere di stagnino alle feste di paese, dalle lavorazioni artigianali agli antichi mestieri invernali.
Un viaggio nella storia e nella tradizione di Asti e del suo territorio, che celebra l'identità di una comunità profondamente legata alle sue radici contadine. Dopo il successo del Palio, il Settembre Astigiano si prepara a regalare nuove emozioni agli appassionati di enogastronomia e folklore.
I temi di sfilata
Ad aprire la sfilata, con i classici forchettoni, i frustatori di Rocchetta Tanaro accompagnati dal gruppo “l Controcorrente”Inverno
Cantarana – "Dai magnin alla ciapèta": dall'antico mestiere di stagnino al carnevale Cantaranese
Revignano – Andùma a viè (la veglia nella stalla)
Serravalle – I vecchi mestieri invernali
Callianetto – Il ciclo della Canapa
Cortazzone – Martedì grasso
Primavera
Montiglio Monferrato – L'acqua elemento essenziale di vita e di lavoro nel Monferrato agli inizi del '900
Antignano – "Antignan el dì d'la fera ed San Sgund": Antignano il giorno della fiera carolingia
Viarigi – "Al maseng"- il maggengo: la fienagione di una volta
Sessant – Quando la campanella dell'asilo suonava a Sessant
Montechiaro – Le sarte di Montechiaro: quando i bottoni si attaccavano con ago e filo
Quarto – "La Pentecusta": il lunedì di pentecoste
Tonco – La giostra del "Pitu"
Estate
Banda di Costigliole
Variglie – La pesca limonina: coltivazione, raccolta e conservazione
Costigliole – La grandinata del 1968 e la nascita del fondo di solidarietà
Calliano – La fonte solforosa della Pirenta
Mongardino – 'L martinèt (il maglio) d' Mungardìn e l'antica fabbricazione degli attrezzi agricoli
Santa Caterina di Rocca d'Arazzo – Anno 1918: tornano i soldati… arriva la spagnola
San Damiano – La festa 'd San Roc: la festa di San Rocco
Castell'Alfero – Castell'Alfero in festa per la nuova Chiesetta
Autunno
Banda di Villafranca
Villafranca – La festa di leva
San Marzanotto – I due San Marziano: quello della Chiesa e quello della pentola
Nizza Monferrato – Le celebrazioni del centenario della nascita di Francesco Cirio a Nizza Monferrato nell'anno 1936
Cunico- La vinificazione
Castellero – La nocciola, principale risorsa economica della vita contadina di un tempo
Mombercelli – La vecchia fabbrica del torrone
Casabianca – 'L carbùn d'na vira (taglio e commercio della legna)
Azzano – Quando ad emigrare eravamo noi. Sogni, speranze, disperazione verso "la Merica"
Valenzani – San Martin del masuè (il San Martino del mezzadro)