Il consigliere regionale Fabio Isnardi (PD) ha espresso profonda insoddisfazione per la mancanza di risposte concrete da parte della Regione Piemonte in merito alla sospensione delle indennità di mobilità ai lavoratori dell’ex Casa di Riposo di Asti, non ancora ricollocati (CLICCA QUI per rileggere l'articolo). Durante un Question Time, Isnardi aveva presentato un’interpellanza sulla questione, ma la risposta ricevuta è stata definita dallo stesso consigliere astigiano come insufficiente e vaga.
"La risposta fornita è stata una breve nota scritta dal contenuto vago e, per di più, anonima", ha dichiarato Isnardi, sottolineando la frustrazione per l’assenza di una firma specifica da parte dell’assessore competente. Solitamente, le interpellanze di questo tipo vengono indirizzate direttamente all’assessore di riferimento, ma in questo caso la risposta è stata firmata genericamente come "L’Assessore", senza indicare il responsabile diretto della questione. "È possibile che non si sappia, o non si voglia dire, a chi spetti la questione?", ha aggiunto Isnardi, sollevando interrogativi sulla trasparenza dell’attuale amministrazione regionale.
Il consigliere non ha escluso che dietro la mancanza di chiarezza possano celarsi problemi interni alla coalizione di centrodestra, guidata dal presidente Alberto Cirio. "L’organigramma dell’attuale maggioranza è pubblico", ha osservato Isnardi, ipotizzando che "la poca chiarezza nel rispondermi potrebbe essere dovuta a qualche conflitto irrisolto tra gli alleati, i cui equilibri sono recentemente cambiati dopo le elezioni". Questo cambiamento degli assetti interni potrebbe aver rallentato la gestione delle questioni amministrative. Isnardi si augura, tuttavia, che si tratti solo di un "inciampo di avvio legislatura" e non di un segnale di inefficienza duratura.
La difesa dei lavoratori: una battaglia che continua
Al centro della questione c’è il futuro dei lavoratori dell’ex Casa di Riposo di Asti, un gruppo numeroso che attende di essere ricollocato e che, nel frattempo, si trova privato delle indennità di mobilità. "Per quanto mi riguarda, non mi accontento di certo della risposta ricevuta e continuerò a utilizzare ogni mezzo a mia disposizione come Consigliere Regionale per ottenere una risposta adeguata", ha affermato il consigliere PD, promettendo di proseguire la battaglia per il rispetto dei diritti dei lavoratori coinvolti.
L’interrogativo sollevato da Isnardi non riguarda solo la specifica questione delle indennità di mobilità, ma anche la capacità della maggioranza di gestire efficacemente i problemi dei cittadini. "Sarebbe un peccato che un centrodestra regionale che si vanta di ‘fare’ e di andare 'a un’altra velocità’ si rivelasse, all’atto dei fatti, incapace di fornire anche le più semplici risposte", ha concluso.