Sabato 12 ottobre 2024, alle ore 17, la Fondazione Eugenio Guglielminetti inaugurerà una nuova mostra presso Palazzo Alfieri ad Asti, intitolata "Bozzetti scenografici di Eugenio Guglielminetti. La danza". Questa esposizione offrirà una selezione di bozzetti di scena e di costumi realizzati dal celebre scenografo italiano per spettacoli di balletto classico e opera, con lavori datati dagli anni Sessanta ai Novanta, conservati nelle Collezioni della Fondazione stessa.
Un viaggio tra danza e scenografia
La mostra si aprirà con i bozzetti per gli sfarzosi costumi realizzati nel 1962 per gli intermezzi mimici di "Amore medico" di Molière, un'opera televisiva prodotta dal Centro RAI TV di Milano. Sotto la regia di Edmo Fenoglio e le coreografie di Susanna Egri, questa produzione ha visto la partecipazione di artisti come Roberto Fascilla, Giancarlo Cobelli e Paolo Poli, le cui figure sono state immortalate nei disegni di Guglielminetti.
Tra i pezzi esposti spiccano i sontuosi costumi ideati per l'opera "Roberto il diavolo" di Giacomo Meyerbeer, rappresentata nel 1968 al Teatro Comunale di Firenze durante il Maggio Musicale Fiorentino. La regia di Margherita Wallmann e le scene firmate da Josef Svoboda hanno arricchito la performance, coreografata da Ugo Dall’Ara e interpretata da artisti lirici del calibro di Renata Scotto e Giorgio Merighi.
Un altro importante contributo è legato alla rappresentazione del balletto "Mavra" di Igor Stravinskij, andato in scena al Teatro Comunale di Bologna nel 1970 sotto la regia di Aldo Trionfo e con le coreografie di Mario Pistoni. In quest'opera, l'artista Luciana Savignano è stata ritratta da Guglielminetti con un uso magistrale di inchiostro e pastello.
Collaborazioni di rilievo
La mostra rende omaggio alla lunga e fruttuosa collaborazione tra Guglielminetti e la Compagnia di Danza del Teatro di Torino, diretta dalla coreografa Loredana Furno. Tra le opere esposte, troviamo i bozzetti e i costumi creati per spettacoli come "La bottega fantastica" di Gioachino Rossini e Ottorino Respighi (1977) e il "Sogno di una notte di mezza estate" di Mendelssohn-Bartholdy (1978). Furno ha donato alla Fondazione uno dei costumi di scena più iconici, quello del ruolo di Titania, regina delle fate, esposto in permanenza.
Esplorazioni estetiche e celebrità
Tra i pezzi di maggiore interesse, vi sono i costumi creati per lo spettacolo "I sette peccati capitali" di Bertolt Brecht e Kurt Weill, rappresentato nel 1979 alla Deutsche Oper di Berlino con la coreografia di Mario Pistoni e l'interpretazione di Milva. Otto bozzetti di costume, caratterizzati da colori vivaci e influenze pop, testimoniano l'estetica innovativa di questo spettacolo.
Un altro esempio della versatilità di Guglielminetti è visibile nei lavori per "Il Gallo d'oro" di Rimskij-Korsakov (1986), portato in scena al Teatro Regio di Torino con la regia di Ugo Gregoretti. I costumi e le scenografie, estrosi e vibranti, sono perfettamente in linea con il ritmo musicale incalzante dell'opera.
Tra i personaggi ritratti figurano icone della danza come Rudolph Nureyev e Michail Barysnikov, immortalati in una serie di bozzetti realizzati durante le prove di scena.
Dettagli della mostra
La mostra sarà visitabile fino al 19 gennaio 2025, tutti i giorni dalle 10 alle 19 presso la sede della Fondazione Eugenio Guglielminetti ad Asti.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito www.museidiasti.com.