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Politica | 16 novembre 2024, 10:54

"Perché non è stata rinnovata la convenzione per il Nodo antidiscriminazione?" La minoranza ad Asti tuona contro l'Amministrazione

In un'interpellanza all'assessore ai Servizi sociali tutti i consiglieri chiedono il perché non si siano "investite risorse in un servizio che funzionava"

"Perché non è stata rinnovata la convenzione per il Nodo antidiscriminazione?" La minoranza ad Asti tuona contro l'Amministrazione

"Presentato ad Asti nel 2017, il Nodo antidiscriminazioni, non è più attivo dal gennaio di quest'anno e i consiglieri di minoranza hanno presentato un'interpellanza in merito all'assessore ai Servizi Sociali del Comune di Asti, allargando anche alla Provincia di cui Maurizio Rasero è presidente.

Si trattava di un presidio nel contrasto alle discriminazioni e la parità di trattamento in relazione alle differenze, ma anche sulla violenza di genere per contribuire a far emergere il sommerso connesso.

La scelta di essere Nodo era stata deliberata dalla Giunta comunale in coincidenza della fiaccolata a ricordo del giovane che si è tolto la vita qualche mese prima perché vittima di discriminazione omofobica.

Quinto nodo provinciale piemontese attivato inn Regione faceva capo al Comune di Asti, con la funzione di ascolto, di sportello e di antenna con sede fisica de fisica allo sportello di via Natta.

"Il Nodo, un tempo gestito eccellentemente dagli operatori del settore servizi sociali del comune, per una mancanza di risorse interne comunali da dedicare, è stato proposto alla provincia, chiedendo alla medesima l'assunzione di questa competenza - rimarca tutta la minoranza -, ma di fatto non è attivo e con esso i servizi che ne derivano. Venendo meno il nodo viene meno l’unico servizio offerto alla collettività in ambito di risposta ai casi di violenza discriminatoria".

I consiglieri ricordando che spesso "non sono state accolte proposte parallale, gratuite e migliorative, proprio per l'esistenza del Nodo", chiedono il perché del mancato rinnovo e la posizione del Comune in merito.

"Perché il Comune, tramite l'assessore ai Servizi Sociali, non ha attivato adeguate risorse anche in termini di assunzione di personale per mantenere attivo il nodo, ma soprattutto ora a chi pot4ranno rivolgersi le vittime di discriminazione?".

Sul sito della rete contro le discriminazioni, Asti è indicata come "in attesa di riattivazione", mentre sul sito regionale, risulta ancora attivo lo sportello.

Betty Martinelli


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