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Economia e lavoro | 21 maggio 2025, 18:05

In viaggio in Corsica con Claudia Sugliano alla scoperta dei sapori più autentici

Un weekend in Corsica pieno di emozioni e di scoperte.

In viaggio in Corsica con Claudia Sugliano alla scoperta dei sapori più autentici

L’Ile de Beauté, così a pieno titolo viene definita la Corsica, è una delle mete più ambite per trascorrere le vacanze sulle sue spiagge sabbiose lambite da un mare cristallino, per percorrerla   in piena libertà, magari in motocicletta, immergendosi in   paesaggi belli da mozzare il fiato e sostando in cittadine e borghi carichi di storia e di tesori d’arte.   E poi la Corsica, un’isola piena di carattere, può soddisfare appieno anche chi desideri gustare i prodotti genuini e a km zero del suo territorio, trasformati da una cucina autentica, ma non per questo meno creativa, in piatti che ben la rappresentano.

Seguendo questa linea, che desta sempre maggiore interesse, si è sviluppato un percorso “food” di due giorni nel nord della Corsica, con partenza il venerdì sera da Savona- Vado Ligure a bordo di un comodissimo traghetto della Corsica Ferries.  L’esperienza gourmet è iniziata già a   sulla “nave gialla”, nel ristorante La dolce vita, avendo il privilegio di cenare con lo chef Filippo Chiappini Dattilo, insignito all’Antica Osteria del Teatro di Piacenza delle due prestigiose stelle Michelin. 

Oggi consulente di cucina, di tecnica di lavorazione, cottura dei cibi e cultura delle materie prime, lo chef è supervisore delle cucine di Corsica Ferries, attraverso la preparazione dei nuovi cuochi a bordo, la cura dei menu, la creazione di piatti, la ricerca e valorizzazione di materie prime. Sulle navi vengono sempre utilizzati prodotti freschi e stagionali, proposti in ricette innovative, senza dimenticare quelle legate alle tradizioni di Corsica e Sardegna. 

Bastia, a cui siamo giunti la mattina del sabato dopo una tranquilla traversata, conserva tracce importanti del suo passato. Anche grazie alla posizione geografica sulla costa orientale, la più vicina alla penisola italiana, con un entroterra molto generoso- il Nibbio e la Castagnaccia - e dunque in una posizione ideale per lo sviluppo dei commerci, la città meritò la fama di essere la più ricca dell’isola (un detto popolare recita, infatti, “Bastia! Bastia! chi non ha soldi non ci stia”) “A testimoniarlo sono monumenti, alcuni risalenti all’epoca del dominio genovese., e poi chiese e oratori, dove trionfa l’arte barocca. Terra Vecchia comprende i quartieri più storici della città intorno al Vieux Port e all’imponente chiesa di San Giovanni Battista con i due campanili, che dominano con orgoglio le case intorno. Il suo portico si affaccia sulla Place du Marché, prima tappa legata al nostro itinerario, con il vivace, affollatissimo mercato, dove s’incontrano piccoli produttori, agricoltori, che espongono i loro prodotti, pronti a farli gustare ai visitatori e a raccontarne la storia.  

Ci si ritrova in un tripudio di frutta e in particolare di agrumi, con le profumate clementine, un vanto della Corsica, limoni, cedri, cumquat, ma anche di verdure ed erbe aromatiche, mentre vicino si è attirati dal profumo del pane e di specialità locali come i golosi migliaccioli, a base di formaggio di pecora, da assaggiare ancora fumanti.  I prodotti caseari di latte ovino e caprino sono deliziosi come i vari salumi. Non mancano le dolcezze, gelatine – speciali quelle di mirto ed elicriso da abbinare ai formaggi - e marmellate, una vasta scelta di miele, biscotti tradizionali quali i canistrelli e i sablé di castagne, un frutto che con la farina da esso ricavata è presente tutto l’anno in varie ricette della cucina corsa. Sulla piazza più grandiosa di Bastia, place St-Nicolas, che si stende lungo il porto, dominata dal monumento a Napoleone, si affaccia una bottega storica, il Mattei Concept Store, dove abbiamo degustato l’aperitivo corso più famoso, prodotto, appunto, dalla ditta Louis Napoléon Mattei, il cui fondatore, un capocorsino di Ersa, nel 1872 inventò il Cap Corse Mattei.  Questo è composto da mistelle di uve Muscat e Vermentinu, raccolte in Corsica, con macerazione di corteccia di china, cedro corso e una selezione di piante, frutta e spezie locali ed esotiche. L’aroma del bianco viene in particolare da limone e cedro, quello del rosso da arancia e noci.  Simbolo di questa ditta e dei suoi prodotti (oltre ai vermuth, meritevoli di molte medaglie e ricompense a livello internazionale, anche liquori di cedro e di mirto, acquaviti, gin), è il mulino, situato a Ersa, vicino al Col de Serra, a 365 m. di altezza, monumento emblematico del Cap Corse.

È stata poi la volta dell’incontro con un giovane chef di grande prestigio, Quentin Sanchez, che dopo esperienze al Grand Hotel de Cala Rossa, de la Litorne e de La Corniche, ha aperto in una centrale, caratteristica via di Bastia il suo ristorante ADN, la cui cucina unisce ingredienti di terra e di mare, ponendo l’accento sui salumi e sui formaggi corsi. Si tratta di ricette, a base di prodotti a km 0, ispirate al territorio, ma alle quali si aggiunge un tocco di creatività, come anche nella pasticceria, nella panificazione e nei gelati, curati   da Christophe Venoso.

Il miele, durante il trasferimento da Bastia a Ile -Rousse, si è rivelata un’autentica, dolce scoperta, vista la varietà della produzione corsa e la passione con cui, a Patrimonio, nel suo verde bucolico paradiso, il produttore Pierre Carli ha illustrato il proprio incredibile lavoro, guidando la degustazione delle sei varietà. Il territorio dell’isola è ricchissimo in biodiversità, qui amorevolmente protetta, e gli alveari, a seconda delle stagioni, vengono posti vicino al mare o ai piedi della montagna, affinché le api della tipologia autoctona Apis mellifera mellifera corsica possano impollinare i fiori alla base delle sei tipologie di miele, con Appellazione di Origine controllata Miel de Corse-Mele di Corsica.  Abbiamo così gustato,  apprezzandone non solo il sapore ma anche gl’intensi profumi, il miele primaverile molto fiorito, quello primaverile di  macchia, ambrato e dal delicato sapore di caramello, il miele di mielata  di macchia, con dominante fiorita di cisto, quercia ed eucalipto,  quello estivo di macchia, fiorito , fruttato , molto aromatico, poi di castagno, dalla tinta ambrata,  forte e leggermente amaro e, infine, il miele autunnale di macchia chiaro, ma più amaro e persistente in bocca.   

La giornata si conclude su uno dei più spettacolari Golfi della Corsica, a Ile-Rousse, dove si giunge attraversando i meravigliosi paesaggi della Balagne, con stupende vedute e, intorno, una vegetazione fiorita di infiniti colori. Ci accoglie il boutique hotel Liberata, una dimora signorile piena di charme, nello stile Art-Nouveau, dove ogni dettaglio, anche nelle luminose stanze con vista mare, molte con terrazzo, richiama l’arte e la bellezza. La mattina seguente la ricchissima colazione sarà un trionfo di fragranti dolcezze e di tutte le specialità salate locali, senza dimenticare le squisite marmellate. La cena non può che essere sul mare nell’elegante ristorante A Siesta, affacciato sulla spiaggia di sabbia per cui Ile- Rousse è famosa, e con vista sull’isola de la Pietra. Nel menu sono presenti non solo pesce freschissimo e crostacei: qui, secondo la tradizione isolana, si può infatti gustare dell’ottima carne, come il delicato Filetto mignon di vitello corso o i Tournedos di bistecca di spalla sfilettata alla brace, accompagnati da polenta cremosa e scaglie di parmigiano.

Ma il weekend in Corsica non termina qui, ci attende ancora una giornata piena di emozioni e di scoperte.

I.P.

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