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Economia e lavoro | 22 maggio 2025, 19:27

LIDL Italia, rottura sul Contratto Integrativo: proclamato lo stato di agitazione. Sciopero nazionale il 24 maggio

I sindacati respingono le proposte economiche dell’azienda: “Insufficienti rispetto a utili e fatturato”. Mobilitazioni previste in tutta Italia, presidio ad Asti davanti al punto vendita di Corso Casale

LIDL Italia, rottura sul Contratto Integrativo: proclamato lo stato di agitazione. Sciopero nazionale il 24 maggio

Dopo l’ennesimo confronto giudicato insoddisfacente, le segreterie nazionali di Filcams CGIL, Fisascat CISL e UILTuCS hanno proclamato ufficialmente lo stato di agitazione dei lavoratori LIDL Italia, con un primo sciopero nazionale indetto per sabato 24 maggio.

La decisione è maturata al termine dell’incontro svoltosi a Bologna lo scorso 14 maggio, dove la direzione aziendale ha presentato una nuova proposta sul Contratto Integrativo Aziendale ritenuta ancora largamente inadeguata dalle sigle sindacali. A due mesi dalla prima offerta economica – 200 euro in buoni spesa – l’azienda ha incrementato la proposta di ulteriori 100 euro in voucher, aggiungendo una tantum di 100 euro lordi, da erogare una sola volta, subordinata alla firma del contratto. Un’offerta considerata “del tutto insufficiente” alla luce dei risultati economici di LIDL Italia, che registra un fatturato superiore ai 7 miliardi di euro e utili ante imposte pari a circa 1,3 miliardi negli ultimi cinque anni.

Le lavoratrici e i lavoratori sono parte attiva e determinante di questi risultati – dichiarano i sindacati – e meritano una redistribuzione equa degli utili prodotti”. Le proposte avanzate dalle organizzazioni sindacali spaziavano dalla definizione di un salario variabile legato a obiettivi condivisi, all’introduzione di una quota fissa in busta paga, fino al riconoscimento di buoni pasto. Tuttavia, nessuna delle opzioni è stata presa in considerazione da LIDL.

Oltre all’aspetto economico, a preoccupare è anche l’organizzazione del lavoro, in particolare per quanto riguarda i carichi e gli orari. Circa il 75% del personale LIDL lavora con contratto part-time e lamenta una gestione degli orari poco trasparente e troppo flessibile. “L’attuale modello organizzativo si basa su carichi eccessivi e una disponibilità estrema richiesta ai dipendenti, con schemi orari non predefiniti e impossibilità di programmare la propria vita personale”, affermano le sigle sindacali.

Sebbene durante il negoziato siano stati ottenuti alcuni risultati, come l’innalzamento dell’orario minimo settimanale per i part-time a 25 ore, i sindacati giudicano complessivamente insoddisfacente la posizione dell’azienda. “LIDL ha dichiarato di non avere mandato per avanzare ulteriori proposte”, si legge nella nota congiunta, “e per questo siamo costretti a proclamare lo stato di agitazione”.

Lo sciopero previsto per il 24 maggio interesserà l’intero turno di lavoro. Sono inoltre previsti presidi territoriali in tutta Italia. Ad Asti, UILTuCS organizzerà una mobilitazione davanti al punto vendita di Corso Casale dalle ore 8:30 alle 10:30.


 

Redazione

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