Ieri, venerdì 4 luglio, la città di Nizza Monferrato ha ricordato il conferimento della Medaglia d’Argento al Valore Militare, ottenuta da Decreto del Presidente della Repubblica il 28 novembre 1972.
La scelta del 4 luglio, però, non è casuale; infatti, fu proprio in quel giorno del 1974 che si tenne la cerimonia ufficiale di conferimento del prestigioso riconoscimento.
“La medaglia d’argento al valor militare è un riconoscimento assoluto - ha dichiarato il sindaco, Simone Nosenzo - Noi crediamo, come città, che determinate cose vadano valorizzate, che determinati valori vadano portati alle prossime generazioni.
È stato fatto un lavoro incredibile e questo riconoscimento è qualcosa di bellissimo e dobbiamo festeggiarlo. Ottocento anni di Nizza e Ottant’anni dalla Liberazione, quale anno migliore se non questo”.
La cerimonia di ieri ha voluto ricordare anche i caduti partigiani, che hanno lottato per la libertà durante la Seconda guerra mondiale, con un corteo partito da piazza Vittorio Emanuele II, davanti alla sede della Polizia Locale, che si è snodato fino al palazzo comunale di piazza Martiri di Alessandria, dove si sono tenuti i saluti istituzionali e la scopertura della targa.
I discorsi, incentrati su libertà e democrazia, hanno sottolineato il grande sacrificio che gli uomini e le donne di allora fecero, offrendo il loro bene più prezioso: la vita.
In piazza erano presenti istituzioni, sindaci, forze dell’ordine a commemorare il giorno e il prezioso conferimento.
A rappresentare la Regione, il vicepresidente del Consiglio regionale, Domenico Ravetti, ha sottolineato l’importanza del tempo e del fare memoria: “Il nostro è il periodo dove si fa più fatica a coniugare i verbi al futuro, dove la paura vince sulla speranza. Fare memoria della resistenza contro l’oppressione nazi-fasciata è come andare contro vento: la democrazia e la libertà sono da difendere quotidianamente”.
A seguire, il presidente della Provincia di Asti, Maurizio Rasero, si è soffermato sull’importanza della vita e del ricordo di giovani che hanno dato tutto per il territorio: “Avete posto l’attenzione su un passaggio determinante e che non è da tutti. Io penso che dobbiate essere davvero orgogliosi, perché tra le tante cose scoprite una targa su un momento importante della nostra storia nazionale. Ricordiamo ragazzi e ragazze che potevano far finta di non guardare e che invece hanno deciso di rischiare la cosa più importante: la loro vita”.
Attraverso parole di libertà e democrazia, in ricordo della Resistenza e della Repubblica partigiana dell'Alto Monferrato, sono intervenuti anche il questore di Asti Marina Di Donato, che ha posto il proprio discorso sui valori fondamentali della memoria e del fare sicurezza.
Successivamente, Nicoletta Fasano, direttrice scientifica dell’Israt, ha posto l’attenzione sui caduti partigiani che hanno lottato in difesa della Repubblica partigiana.
A concludere l’evento e i discorsi, sono intervenuti anche il presidente Anpi Flavio Carillo, con un discorso sul valore eterno del partigiano; l’ex sindaco Flavio Pesce; infine, Laurana Lajolo, in memoria del padre Davide e della difesa della popolazione, affinché, dopo la liberazione, non subisse alcun danno, perché proprio questa permise ai partigiani di lottare, dando rifugio.
Scoperta la targa, l’Accademia di Cultura Nicese “L'Erca” ha donato una bandiera simbolo della Repubblica e della lotta partigiana: “Per anni l’accademia l’ha custodita - afferma il presidente Vito Biscione - ma ora è il momento di mostrarlo a tutti e abbiamo deciso di donarla alla città di Nizza Monferrato”.