/ Sanità

Sanità | 15 luglio 2025, 10:57

Rsa astigiane, solo il 29% degli utenti ha copertura sanitaria. La denuncia di Uniti si può: "Le famiglie pagano 19,5 milioni l'anno"

Un'interpellanza di Briccarello e Bosia sottolinea una presunta inadempienza dell'Asl: "Violati i diritti dei cittadini"

Rsa astigiane, solo il 29% degli utenti ha copertura sanitaria. La denuncia di Uniti si può: "Le famiglie pagano 19,5 milioni l'anno"

 Una situazione definita "allarmante" che genera "disparità, diseguaglianza e pressione economica" sulle famiglie astigiane. È quanto denunciato da un'interpellanza presentata dal gruppo consiliare Uniti si può, composto da Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, che parlano di inadempienza dell'ASL AT nell'erogazione delle quote sanitarie per gli utenti ricoverati in Rsa.

I dati forniti dall'ASL stessa nel Piano delle Attività Integrate 2024-2026 rivelano una situazione critica. Nel territorio dell'Asl At sono disponibili 1.903 posti autorizzati e accreditati per attività residenziale rivolta a utenti non autosufficienti, ma nel 2023 sono state rilasciate solo 817 impegnative di residenzialità. "Il dato fornito dall'ASL stessa dimostra che solo il 29% dei posti accreditati ha ricevuto copertura sanitaria, mentre il 71% dei ricoverati si trova a pagare l'intera retta privatamente, con una violazione palese dei propri diritti", denunciano i consiglieri.

La mancata copertura di 1.086 casi comporta una spesa a carico dei cittadini o delle loro famiglie pari a circa 19,5 milioni di euro l'anno, stimando una quota sanitaria forfettaria di 1.500 euro al mese. Una cifra che pesa enormemente sui bilanci familiari, considerando che la quota sanitaria delle rette RSA è un diritto esigibile per ogni persona non autosufficiente inserita in struttura accreditata.

L'interpellanza ricorda che "le prestazioni sociosanitarie erogate dalle RSA per soggetti non autosufficienti rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), come definiti dal DPCM 12 gennaio 2017 e disciplinati a livello regionale. La quota sanitaria deve essere sostenuta dal Servizio Sanitario Regionale tramite l'ASL competente, ma i fatti dimostrano una grave inadempienza che compromette i principi di equità e universalità del Servizio Sanitario pubblico".

I consiglieri Briccarello e Bosia chiedono al sindaco e alla giunta di intervenire con iniziative concrete nei confronti dell'ASL AT e della Regione Piemonte per "sollecitare l'attuazione dei LEA e l'estensione della quota sanitaria a tutti gli aventi diritto ricoverati nelle RSA del territorio". L'interpellanza propone inoltre di coinvolgere formalmente il consiglio comunale attraverso l'approvazione di un ordine del giorno per sostenere una richiesta unitaria presso gli organi sanitari competenti.

Tra le proposte avanzate c'è quella di attivare un tavolo di confronto interistituzionale, coinvolgendo anche i comuni limitrofi, le associazioni familiari e i gestori delle strutture RSA, per affrontare in modo sistemico "una questione che assume dimensioni allarmanti per l'intero territorio astigiano".

L'interpellanza tocca anche il tema della Casa di Riposo Maina, chiedendo chiarimenti sulla situazione dei posti letto assegnati regionalmente e sulla necessità del loro utilizzo "in senso pubblico e come calmierazione del mercato e polmone per le fasce di popolazione non abbienti".

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium