La mappa della logistica piemontese si allarga e coinvolge sempre di più il territorio dell’Astigiano. Questa mattina, durante il Comitato di Indirizzo della Zona Logistica Semplificata “Porto e Retroporto di Genova” riunito a Genova, è stato deliberato l’ingresso di 12 nuovi Comuni piemontesi, tra cui spiccano Asti e Villanova d’Asti per la provincia di Asti, con l’aggiunta di Mondovì per la provincia di Cuneo e una forte presenza alessandrina.
A questo ampliamento si aggiunge anche la piena operatività degli interporti strategici di SITO (Orbassano, Torino) e CIM (Novara).
Un’opportunità per Asti e Villanova
L’inserimento nella ZLS offre ad Asti e Villanova d’Asti – insieme agli altri nuovi comuni selezionati dalla Regione Piemonte – una corsia preferenziale per nuove iniziative imprenditoriali: le imprese potranno beneficiare di uno Sportello Unico dedicato che renderà più veloci tutte le autorizzazioni per attività produttive e logistiche, rafforzando attrattività, competitività e capacità di attrarre investimenti.
“Si tratta di un ulteriore passo in avanti per il Piemonte all’interno di uno dei sistemi più rilevanti per lo sviluppo industriale e della logistica del Nord-Ovest”, spiegano il presidente regionale Alberto Cirio e l’assessore Enrico Bussalino, sottolineando come l’allargamento sia frutto di una strategia iniziata già nel 2021.
Una rete logistica che corre dai porti all’entroterra
La ZLS “Porto e Retroporto di Genova” interessa oltre 3.600 ettari, di cui 2.141 distribuiti in Piemonte, e si candida a snodo centrale tra il porto ligure e i numerosi retroporti dell’asse padano. Grazie ai collegamenti con la rete europea TEN-T, il Terzo Valico dei Giovi e la futura Torino-Lione, Asti e Villanova possono ora guardare con maggiore fiducia a nuovi scenari di crescita.
Con l’approvazione definitiva – attesa entro 60 giorni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – queste aree potranno contare su regole amministrative snelle, investimenti più rapidi e percorsi agevolati. L’obiettivo dichiarato è attrarre capitali, favorire l’occupazione e promuovere uno sviluppo sostenibile, competitivo e moderno.