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Sanità | 24 luglio 2025, 14:29

Sanità privata, NurSind Asti in sit-in a Roma: “Bene le risposte del Ministero sull’urgenza del rinnovo dei contratti” [VIDEO]

Montana (segretario territoriale) e Lucia (dirigente sindacale): "“Il blocco è inconcepibile, serve equità tra pubblico e privato”

Alcune immagini del presidio

Alcune immagini del presidio

Il NurSind torna a farsi sentire sulla questione dei contratti della sanità privata: ieri, durante un sit-in a Roma davanti al Ministero della Salute per chiedere il rinnovo degli accordi ormai fermi da oltre dieci anni, una delegazione di lavoratori – tra cui, per il NurSind di Asti, erano presenti Gabriele Montana (segretario territoriale) e Stefano Lucia (dirigente sindacale) – ha ricevuto dal Ministero “risposte concrete e soddisfacenti”.

“Siamo pienamente soddisfatti per le risposte ricevute oggi e quindi fiduciosi negli sviluppi che certamente seguiranno, avendo trovato il giusto riscontro di fronte ai problemi che abbiamo sollevato”, hanno dichiarato a margine dell’incontro Andrea Bottega, segretario nazionale NurSind, e Romina Iannuzzi, responsabile sanità privata del sindacato. Il presidio, animato dagli operatori con slogan come “Basta attese, contratto subito” e “Lavoratori in prima linea, ma contratto in panchina”, si è svolto mentre una delegazione veniva accolta negli uffici ministeriali.

Sul tavolo delle trattative due richieste del NurSind, entrambe accolte: “Abbiamo chiesto – spiegano Bottega e Iannuzzi – la definizione nel più breve tempo possibile di nuove tariffe dei Drg-Diagnosis related groups, il costo delle prestazioni in ricovero, in base al miliardo di euro già stanziato per il 2026 nella manovra 2025. E non solo: abbiamo chiesto che l’aggiornamento di queste tariffe sia vincolato ai rinnovi contrattuali. In altre parole, senza rinnovo delle intese si perde l’accreditamento. Un automatismo che riteniamo irrinunciabile per sanare una profonda ingiustizia e la disparità di trattamento rispetto ai colleghi del pubblico”.

“Le liste d’attesa sulle prestazioni sono uno scandalo a danno dei cittadini – aggiunge Bottega – ma è gravissimo che anche i lavoratori si trovino in lista d’attesa per un contratto che non si rinnova mai”.

Non è mancato un appello all’Aiop, associazione delle strutture sanitarie private: “Dal momento che rappresentiamo una fetta importante di lavoratori – ha evidenziato Iannuzzi – sarebbe importante se l’Aiop allargasse la presenza ai suoi tavoli anche al nostro sindacato. Gli infermieri sono pronti a partecipare alle trattative e a portare il proprio contributo di idee e proposte”.

A portare la voce di Asti e del Piemonte erano Montana e Lucia, che sottolineano: “La situazione del blocco dei contratti della sanità privata è inconcepibile. Oggi – spiegano – siamo scesi in piazza per ribadire che non ci sono colleghi di ‘serie A’ e di ‘serie B’. Siamo tutti uguali perché quotidianamente in corsia gestiamo salute, assistenza e pazienti, sia nella sanità pubblica che in quella privata. Serve equità di trattamento".

Infine, NurSind rilancia anche sulla rappresentanza: “Se la politica volesse finalmente mettere mano a una legge sulla rappresentanza sindacale, che nel 2025 ancora manca in Italia – concludono Bottega e Iannuzzi – ci troverebbe schierati al suo fianco. Non abbiamo paura di misurarci, anzi auspichiamo di poterlo fare per rendere più democratica e aperta anche questa contrattazione”.

Redazione

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