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Cultura e tempo libero | 30 luglio 2025, 09:26

Paola Jacobbi finalista al Premio Asti d’Appello 2025 con “Luisa”

Una narrazione tra passato e presente che celebra il coraggio, l’innovazione e il sogno di una delle prime grandi imprenditrici italiane

In foto: la copertina del libro "Luisa" di Paola Jacobbi

In foto: la copertina del libro "Luisa" di Paola Jacobbi

Il sesto romanzo finalista del Premio Asti d’Appello 2025 è “Luisa” di Paola Jacobbi, selezionato dalla graduatoria del Premio Bancarella.

L’autrice, attingendo agli archivi della famiglia Spagnoli, ha raccontato l’ascesa di Luisa Spagnoli, grazie alle sue coraggiose esperienze private, intrecciando il racconto con la grande Storia, dalle rutilanti speranze di inizio Novecento ai cupi venti fascisti, restituendo al lettore la complessità di una donna che non ha mai avuto paura di andare controcorrente.

La vita di Luisa, infatti, è una lotta agli ostacoli spesso visti come insormontabili, ma che lei, ragazza cresciuta tra le difficoltà, saprà superare. Determinata, acquista una storica confetteria nel centro di Perugia. Non sa nulla di pasticceria, ma imparerà. Ma neppure lei può immaginare fin dove arriverà: dal vecchio negozio nascerà la Perugina, e dalle sue mani le caramelle e i cioccolatini che hanno accompagnato generazioni. Come il Bacio, che nel cuore di Luisa occupa un posto speciale perché suggella lo scandaloso amore con Giovanni Buitoni, più giovane di quattordici anni. Imprenditrice visionaria, fonda anche l’Angora Spagnoli, che diventerà poi un’importante azienda di abbigliamento che ancora oggi porta il suo nome.

Esempio di indipendenza allora come oggi, Luisa promuove il lavoro femminile e il welfare aziendale, ispirando anche Marina Vasconcellos, nipote di un’ex dipendente Perugina che, leggendo i quaderni scritti dalla nonna Ida, riuscirà a trovare la propria strada.

Questa la motivazione dei Ghost Readers del Premio: “Questo romanzo è stato scelto per la freschezza con la quale Paola Jacobbi racconta di una donna forte, capace, innovatrice, forse una delle prime industriali che hanno fatto la storia dell'imprenditoria italiana. Luisa iniziò come sartina e dopo il matrimonio con Annibale Spagnoli, acquisendo una fabbrica di confetti, creò non solo il Bacio, ma anche la caramella Rossana, il fondente Luisa, le uova di Pasqua con le sorprese... E poi tornò alla sartoria come allevatrice di conigli d’angora, solo da tosare e non da uccidere, per realizzare i tessuti usati per gli abiti delle notissime boutique. La narrazione si dipana su tre piani temporali, dove l'autrice intreccia la biografia della fondatrice della Perugina con le storie di Ida, ex dipendente dell’azienda, e della nipote Marina, che attraverso i quaderni della nonna riscopre le proprie radici da oriunda… Una prosa lieve per rendere omaggio e far conoscere un'importante realtà industriale italiana. Si legge agevolmente e trasmette un messaggio positivo sulla capacità di avere visioni e trasformarle in realtà di successo”.   

Il libro sarà disponibile a breve per i soci del Premio alla Biblioteca Astense che osserva il seguente orario estivo: martedì, giovedì, venerdì dalle 9 alle 15, mercoledì dalle 9 alle 18, sabato dalle 9 alle 13.

Info: www.premioastidappello.org

Redazione

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