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Eventi | 14 settembre 2025, 12:31

La festa dei contadini e della storia ha animato Asti! E ora tutti a tavola [FOTO E VIDEO]

Una sfilata molto bella, ricca e partecipata ha aperto la domenica del Festival delle Sagre. Parola d'ordine per il prossimo anno: essere ancora di più

L'apertura con i cuochi (MerfePhoto)

L'apertura con i cuochi (MerfePhoto)

Una storia e una tradizione che non ha deluso le aspettative e ha saputo raccontare con passione la grande storia contadina dell'Astigiano con cura e ricerca.

La sfilata del Festival delle Sagre di Asti è tutt'altro che "finita". Anche se, dopo il Covid, la partecipazione delle Pro loco si è ridotta per svariati motivi, la passione e la professionalità di chi è rimasto, siamo certi sarà prezioso motore per il futuro. Uno spettacolo davvero bello, quello che si è visto stamattina durante il corteo che il nostro giornale ha seguito in diretta.

Il corteo storico partito da corso Matteotti si è snodato lungo un percorso che ha toccato piazza Marconi, via Cavour, piazza San Secondo, via Garibaldi, piazza Alfieri, corso Alfieri, via Calosso, viale alla Vittoria per concludersi in piazza Campo del Palio, dove si sta svolgendo la "grande abbuffata" con i deliziosi piatti delle Pro loco partecipanti - già ieri sera si sono viste migliaia di persone - per tutti i gusti e le tasche.
 

In scena le tradizioni

È il caso di dire che "è andata in scena la storia", con i mestieri e le tradizioni di un tempo, quando anche il lavoro era condivisione e e motivo per festeggiare. Suddiviso in stagioni e aperto dai cuochi (c'era anche il maestro Pinsoglio e la giapponese Yuca Yamashita, food creator amante dell'Astigiano), dai frustatori di Rocchetta, dal sindaco Rasero con la giunta e il sindaco di Milena, Claudio Cipolla, il corteo ha dato il meglio di sè con abiti, accessori, trattori, auto, mezzi agricolo originali e non ricostruiti.

C'era la nave "Virginia" di Azzano che raccontava la nostra emigrazione, commerci vari e risorse economiche di un tempo (dalla nocciola di Castellero, la pesca limunina di Variglie, la gallina bionda di Villanova, la Pirenta di Calliano). Non sono mancate ricostruzioni di vita contadina: dalla vinificazione di Cunico, alla fabbrica del torrone di Mombercelli, la storia di Francesco Cirio a Nizza, piuttosto che la festa di leva di Villafranca, il voto alle donne di Montechiaro, l'allegrissimo martedì grasso di Cortazzone, la "Pentecusta" di Quarto e tantissimo altro. Novità con Castenuovo Calcea che ha portato "Semi di grano, semi di vita".
Volti appassionati, ricostruzioni accuratissime come la partita di tamburello di Tonco o la festa a Castell'Alfero per la nuova chiesa. Stupefacenti alcuni mezzi come il maglio di Mongardino. Insomma una festa che non ha eguali e se, molti sfilanti erano abitanti del paese, non sono mancate "reclute" eccellenti, come il deputato Marcello Coppo in apertura con il suo bambino, il sindaco di San Damiano Davide Migliasso, nei panni di un perfetto contadino e il sindaco di Villanova Roberto Peretti nei panni di... Se stesso.

QUI E QUI alcune foto di MerfePhoto.

Betty Martinelli

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