Sulla infinita telenovela del mercato di Asti, ecco arrivare una nuova nota del Goia: "Apprendiamo con amarezza che alcune sigle sindacali – in particolare ANA e FIVA – continuano ad appoggiare decisioni che comportano ulteriori sabati persi per gli operatori ambulanti. Colleghi che hanno già dovuto rinunciare a un mercato storico, oggi si vedono nuovamente penalizzati".
"Mentre c’è chi si allinea pubblicamente e con convinzione alle scelte dell’amministrazione, il GOIA continua a riportare con coerenza la voce degli operatori, dopo averli ascoltati direttamente sul campo. Non parliamo per convenienza né per interessi di parte, ma sulla base di ciò che ci viene quotidianamente raccontato da chi lavora davvero nelle piazze - sottolineano con una punta di amarezza - La deriva è sotto gli occhi di tutti: siamo arrivati al punto in cui si leggono comunicati dove si contano partecipanti come si contano i chili di frutta venduti. Una narrazione che fa comodo a chi, con il sostegno dell’amministrazione, tenta di ottenere vantaggi per pochi, sacrificando la collettività".
"Non è un mistero che certe proposte puntino a sistemare una piccola parte del mercato, magari con assegnazioni vantaggiose, a discapito di tanti altri. Ed è paradossale che proprio questi rappresentanti – che in alcuni casi si sono presentati in piazza in due – vengano definiti da chi governa “portavoce degli operatori”. Oggi il malcontento non è solo degli ambulanti", conclude il Goia. "Anche molti cittadini stanno esprimendo il loro dissenso apertamente, come dimostrano i numerosi commenti comparsi sotto gli articoli pubblicati negli ultimi giorni".
"Il GOIA invita tutti i colleghi a non mollare: il momento del voto si avvicina e presto ognuno potrà far sentire la propria voce in modo democratico e definitivo", è l'appello che viene fatto agli ambulanti.