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Economia e lavoro | 03 agosto 2025, 07:22

Mercato dei mutui: ad Asti cala l'età dei richiedenti e aumenta la durata dei finanziamenti

I dati dei primi 7 mesi del 2025 mostrano un panorama in evoluzione nella provincia astigiana

Immagine generata con AI

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Il mercato dei mutui nella provincia di Asti sta vivendo una fase di significativa trasformazione nei primi sette mesi del 2025, con dati che riflettono tanto le migliori condizioni di finanziamento quanto i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori locali.

L'età media dei richiedenti mutui ad Asti si è ridotta rispetto allo stesso periodo del 2024, passando da 39,1 anni a 38,8 anni. Questo trend verso il "ringiovanimento" della clientela riflette probabilmente una maggiore accessibilità al credito dovuta al miglioramento delle condizioni di mercato e alla discesa dei tassi di interesse.

La riduzione, seppur contenuta in tre mesi, è significativa in un contesto dove tradizionalmente l'accesso al mutuo richiedeva una maggiore stabilità economica e lavorativa, spesso raggiunta in età più avanzata. Il dato astigiano si allinea con la tendenza regionale piemontese, dove l'età media è passata da 39 anni e 8 mesi a 39 anni e 7 mesi.

Durate più lunghe per affrontare il mercato immobiliare

La durata media dei mutui ad Asti ha registrato un incremento sostanziale, passando da 23,4 anni nel 2024 a 24,3 anni nei primi sette mesi del 2025. Questo aumento di quasi un anno rappresenta il dato più significativo tra tutte le province piemontesi analizzate, superando anche la media regionale che è cresciuta da 23 anni e 7 mesi a 24 anni e 3 mesi.

L'allungamento della durata media riflette diverse dinamiche di mercato. Da un lato, consente ai mutuatari di accedere a rate mensili più contenute, rendendo più sostenibile l'investimento immobiliare. Dall'altro, indica una strategia sempre più diffusa di dilazione del debito per mantenere la sostenibilità finanziaria in un contesto di prezzi immobiliari ancora elevati.

Loan-to-Value in crescita: si chiede di più per l'immobile

Il rapporto Loan-to-Value (LTV) ad Asti è aumentato in modo considerevole, passando dal 70,2% del 2024 al 73,7% del 2025. Questo incremento di 3,5 punti percentuali indica che i richiedenti stanno chiedendo finanziamenti per una quota maggiore del valore dell'immobile, riducendo di conseguenza l'anticipo richiesto.

L'aumento dell'LTV può essere interpretato in due modi: una maggiore fiducia degli istituti di credito nel concedere finanziamenti più elevati rispetto al valore dell'immobile, oppure una necessità dei richiedenti di accedere a maggiore liquidità per completare l'acquisto, disponendo di minori risparmi personali.

Gli importi richiesti: una contrazione significativa

Uno dei dati più interessanti riguarda l'importo medio richiesto per i mutui ad Asti, che ha subito una riduzione considerevole: da 121.817 euro nel 2024 a 110.832 euro nei primi sette mesi del 2025, con un calo di quasi 11.000 euro (-9%).

Questa diminuzione è particolarmente significativa e va in controtendenza rispetto alla media regionale piemontese, dove l'importo medio è invece leggermente aumentato. Il dato astigiano potrebbe riflettere una maggiore prudenza dei richiedenti nell'indebitamento o un orientamento verso immobili di valore inferiore.

Valori immobiliari in calo: il mercato si raffredda

Il valore medio degli immobili ad Asti ha registrato una flessione marcata, passando da 191.544 euro nel 2024 a 169.509 euro nel 2025, con una riduzione di oltre 22.000 euro (-11,5%). Questo dato è in linea con la contrazione dell'importo medio richiesto e suggerisce un raffreddamento del mercato immobiliare locale.

La diminuzione dei valori immobiliari può essere interpretata come un aggiustamento di mercato che, pur comportando una perdita di valore per i proprietari esistenti, rende più accessibile l'acquisto di casa per i nuovi acquirenti. La combinazione di prezzi più bassi e condizioni di finanziamento migliori sta creando opportunità interessanti per chi desidera acquistare casa nella provincia astigiana.

Il contesto nazionale: tassi in discesa e opportunità di risparmio

Il miglioramento delle condizioni di mercato si inquadra in un contesto nazionale favorevole. Come spiega Matteo Favaro, Managing Director e COO di MutuiOnline.it: "Il 2024 è stato l'anno della ripresa del mercato grazie alla politica di taglio tassi operata dalla Bce. Questo ha portato a un notevole calo del TAN medio dei mutui, soprattutto per quanto riguarda quelli a tasso variabile, passati da una media del 4,66% di luglio scorso al 2,67% attuale".

Per chi ha scelto il tasso variabile, il risparmio è considerevole: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ora il risparmio su un mutuo ventennale da 160.000 euro è pari a 165 euro al mese, con la rata che da 1.026 euro è scesa a 861 euro, per un risparmio complessivo di 39.600 euro. Il tasso fisso, con un TAN medio del 3,15%, si attesta comunque su livelli più che accettabili e rappresenta ancora un'opzione sicura e molto valida.

Un confronto con il panorama regionale

Analizzando i dati astigiani nel contesto piemontese, emergono alcune specificità interessanti. Mentre a livello regionale si registra un aumento dell'importo medio richiesto (da 124.400 euro a 125.100 euro), ad Asti si osserva la dinamica opposta. Similmente, il valore degli immobili a livello regionale subisce un calo più contenuto (da 193.200 euro a 191.300 euro) rispetto a quello astigiano.

Queste differenze potrebbero riflettere dinamiche economiche locali specifiche, con Asti che mostra una maggiore sensibilità alle condizioni di mercato o una composizione della domanda diversa rispetto ad altre aree del Piemonte.

Rispetto al 2024, nella regione piemontese sono cambiate le preferenze dei richiedenti relative alla finalità di mutuo richiesta. La quota di consumatori che finanzia l'acquisto della prima casa è diminuita dal 59,7% registrato nei primi 7 mesi dello scorso anno al 57,5% del 2025. In crescita le richieste di mutuo per l'acquisto della seconda casa (dal 4,7% al 6,6%), mentre calano quelle di ristrutturazione (dal 2,3% all'1,6%) e aumentano lievemente quelle di surroga del mutuo, che passano dal 32,7% al 33,6%.

Nel dettaglio provinciale piemontese emergono interessanti differenze territoriali. Vercelli è la provincia dove l'età media è calata maggiormente, con il dato che da 42 anni e 2 mesi è sceso a 40 anni in media. Novara registra il maggiore aumento del valore degli immobili, mentre Biella osserva l'aumento più marcato del Loan-to-Value, passato dal 74,3% al 77,8%.

Prospettive future: un mercato in transizione

I dati dei primi sette mesi del 2025 delineano un mercato immobiliare astigiano in fase di transizione. La combinazione di richiedenti più giovani, durate più lunghe, LTV più elevati e valori immobiliari in calo suggerisce un momento di riequilibrio che potrebbe favorire l'accesso alla casa per nuovi segmenti di popolazione.

Le condizioni di finanziamento più favorevoli, con tassi in discesa e maggiore disponibilità al credito, stanno contribuendo a rendere il mercato più dinamico. Tuttavia, la prudenza mostrata nei valori di acquisto e negli importi richiesti indica una maggiore consapevolezza dei rischi da parte di acquirenti e istituti di credito.

Non bisogna dimenticare che il mutuo può essere sempre cambiato grazie alla surroga: questa operazione gratuita permette di trasferire il mutuo da una banca a un'altra, approfittando delle migliori condizioni offerte dal nuovo istituto, rappresentando un'ulteriore opportunità per chi ha già un mutuo in corso.

Il 2025 si preannuncia quindi come un anno di opportunità per il mercato immobiliare astigiano, caratterizzato da una maggiore accessibilità ma anche da una necessaria attenzione alla sostenibilità finanziaria degli investimenti immobiliari a lungo termine.

Redazione

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