Saranno soddisfatte le 172 richieste di risarcimento presentate dalle aziende agricole piemontesi che nel 2024 sono rimaste vittime di predazioni da lupo e di cui la Regione ha ammesso la domanda.
"Bene gli indennizzi, ma non possiamo considerarli come una soluzione definitiva, nonostante assumano un ruolo fondamentale nella conduzione dei conflitti, nell’attesa di nuovi strumenti di gestione in seguito al declassamento del lupo da specie «strettamente protetta» a «protetta» – commentano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale - Le predazioni da lupo sono, ormai, diffuse anche nelle zone di collina e di pianura e riguardano l’intero arco dell’anno".
"Una situazione insostenibile, che vede sempre più attacchi. Ricordiamo che le nostre imprese presidiano territori altrimenti disabitati, ma il moltiplicarsi delle aggressioni costringe sempre di più gli allevatori ad abbandonare le aree rurali, e non solo, col rischio che cresca il degrado ambientale che porta con sé frane ed alluvioni, rese ancora più devastanti dagli effetti dei cambiamenti climatici”, concludono i vertici di Coldiretti.