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Economia e lavoro | 06 agosto 2025, 10:32

Morti sul lavoro: 502 vittime nei primi sei mesi del 2025

Crescono del 7% gli infortuni mortali rispetto al 2024. Costruzioni, trasporti e manifattura i settori più colpiti. Piemonte in zona arancione, Asti in bianca

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Oltre 500 decessi nei primi sei mesi del 2025 è il bilancio degli infortuni mortali sul lavoro in Italia. Un +7% rispetto al 2024, con il numero di vittime in costante aumento.

I settori più colpiti riguardano costruzioni, attività manifatturiere, trasporti e magazzinaggio.

“Siamo giunti alla fine del primo semestre e il bilancio delle vittime sul lavoro è inaccettabile: si contano già 502 decessi, 33 in più dello scorso anno (+7%). Andando ad analizzare il dato più nel dettaglio, a fronte di una sostanziale invarianza degli infortuni mortali avvenuti in occasione di lavoro, si registra un aumento del 33% degli infortuni in itinere. Ma anche escludendo questi ultimi dalle statistiche, ben sette regioni sono in zona rossa e altre cinque in zona arancione. Ancora una volta i dati ci dicono che non riusciamo a ridurre il numero degli infortuni mortali sul lavoro, una piaga che si mantiene su valori sempre simili negli ultimi anni”. Così Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, anticipa i tratti principali dell’ultima indagine elaborata dal proprio gruppo di esperti.

Il Piemonte resta in zona arancione, con 29 vittime in occasione di lavoro, di cui 1 in provincia di Asti, attualmente in zona bianca e 70° in Italia per incidenza di infortuni mortali.

Inoltre, secondo i dati del primo semestre, l’incidenza più elevata si è registrata nella fascia d’età degli ultrasessantacinquenni (47,3) e in quella compresa tra i 55 e i 64 anni (24,4), seguita dalla fascia di lavoratori tra i 45 e i 54 anni (15,6). Numericamente la fascia più colpita dagli infortuni mortali in occasione di lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (130 su un totale di 362).

Invece, le donne che hanno perso la vita, in occasione di lavoro e in itinere, sono 43; mentre sono 108 le vittime tra i lavoratori stranieri: 75 sono deceduti in occasione di lavoro e 33 in itinere. Il rischio di morte sul lavoro risulta essere doppio rispetto a quello per gli italiani.

Redazione

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