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Solidarietà | 25 agosto 2025, 19:06

Nursing Up Piemonte digiuna per Gaza: "Fermate la crisi umanitaria"

Il sindacato aderisce alla Giornata Nazionale del 28 agosto per chiedere corridoi umanitari e lo stop alla fornitura di armi

Un'immagine d'archivio di una precedente manifestazione del Nursing Up

Un'immagine d'archivio di una precedente manifestazione del Nursing Up

La drammatica situazione in Medio Oriente continua a tenere il mondo con il fiato sospeso. Nella Striscia di Gaza, la popolazione civile è stremata da mesi di emergenza umanitaria, con un sistema sanitario ormai al collasso a causa della progressiva distruzione di ospedali e strutture di cura. A farne le spese sono i cittadini, privati anche delle cure più basilari, e gli stessi operatori sanitari, costretti a lavorare in condizioni di estremo pericolo e senza le risorse necessarie.

Di fronte a questo scenario, il sindacato Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta ha deciso di non rimanere in silenzio. "Non si può restare spettatori di fronte al collasso del sistema sanitario di Gaza", dichiara il segretario regionale Claudio Delli Carri. "Ogni giorno vengono compromessi ospedali, ambulanze e centri di cura. È necessario che le istituzioni internazionali agiscano immediatamente per garantire corridoi umanitari sicuri e per fermare una crisi che non è più sostenibile", ha aggiunto.

Un digiuno per la pace

Per dare un segnale forte e richiamare l'attenzione sulla gravità della crisi, il sindacato ha annunciato la propria adesione alla Giornata Nazionale di Digiuno, in programma per il 28 agosto. L'iniziativa, promossa da diverse reti di operatori sanitari e associazioni della società civile, vedrà la partecipazione di professionisti della salute in tutta Italia. Sono previsti momenti simbolici di astensione dal cibo e presìdi pacifici davanti alle principali strutture ospedaliere del Paese.

L'obiettivo è duplice: sensibilizzare l'opinione pubblica e chiedere alle istituzioni un'azione decisa per un immediato cessate il fuoco e per garantire l'accesso sicuro agli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

L'appello alle istituzioni

Il sindacato rivolge un appello diretto al governo italiano e all’Unione Europea, sottolineando l'urgenza di un impegno concreto per la pace. Tra le richieste principali vi è la sospensione di ogni fornitura militare ai Paesi coinvolti nel conflitto e la promozione attiva di un dialogo che possa restituire dignità alla popolazione civile e sicurezza a chi, come medici e infermieri, opera per salvare vite umane.

"Gli infermieri e i professionisti sanitari del nostro sindacato si riconoscono nei valori universali di cura e tutela della vita - conclude Delli Carri - Con la nostra adesione al digiuno vogliamo dare un segnale chiaro: la sanità non può essere un bersaglio di guerra e la difesa della salute deve tornare a essere una priorità internazionale".

Redazione

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