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Agricoltura | 23 settembre 2025, 16:37

Presentato al Masaf il nuovo marchio del biologico italiano

Coldiretti Asti: “Aiuterà finalmente il consumatore a fare scelte consapevoli e a valorizzare il lavoro della filiera agricola Made in Italy”

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“Il marchio del biologico italiano aiuterà finalmente il consumatore a fare scelte consapevoli e a valorizzare il lavoro della filiera agricola Made in Italy, rispetto a un trend che ha visto le importazioni di prodotto dall’estero in costante aumento, con un +7,1% nel 2024 rispetto all’anno precedente”, ha affermato Coldiretti Bio durante la presentazione al Masaf (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) del nuovo logo, volto a rappresentare le produzioni totalmente italiane, in vista della Giornata Europea del Biologico in calendario oggi. 

Per Coldiretti è una novità che segna un momento di passaggio per il comparto in termini di comunicazione e quindi di presenza sul mercato, restituendo piena centralità all’agricoltore e al suo ruolo di innovatore, da due punti di vista: quello delle tecniche produttive e quello delle dinamiche commerciali di una filiera che conta 97 mila operatori totali e un campo italiano su cinque coltivato con il metodo biologico.

“L’attuale marchio bio europeo, oggi internazionalmente riconosciuto, è risultato molto utile - commenta Gianfranco Torelli, primo vino bio italiano a Bubbio e vicepresidente Coldiretti Asti - Poter aggiungere accanto alla fogliolina europea un ulteriore marchio che identifichi l’italianità biologica sarà certamente un valore aggiunto, così come già sta succedendo nell’Oltralpe con l’AB (Agriculture Biologique)”.

La centralità che viene data nasce dai risultati ottenuti dalla vendita diretta dei prodotti bio nei mercati contadini di Campagna Amica, che si stanno gradualmente affermando come un nuovo canale di vendita, per un valore della spesa che ha raggiunto i 150 milioni di euro all’anno e con ulteriori margini di crescita.

“I numeri in continua crescita del biologico italiano contribuiscono a rendere il modello agricolo del nostro Paese tra i più sostenibili al mondo - sottolinea la presidente Coldiretti Asti Monica Monticone - In un momento di grande difficoltà per le aziende agricole del nostro Paese, impegnate quotidianamente in sfide sempre più complesse, il biologico gioca un ruolo da protagonista nella transizione ecologica dei nostri territori, per la crescita sostenibile del Paese. Siamo convinti che il nuovo marchio del biologico italiano, richiesto con forza e atteso da anni, potrà rappresentare un elemento innovativo di rilancio del settore, per coniugare gli elementi di sostenibilità con quelli dell’origine agricola territoriale del prodotto, rispondendo quindi alle esigenze dei consumatori italiani ed esteri”.

Il biologico, infatti, oggi è sempre più presente, con quasi un terzo degli acquisti rappresentato da frutta e verdura, che guidano la top five delle specialità più gettonate, davanti a pasta fresca e uova, formaggi, olio e miele. Tra chi frequenta i farmers market, l’acquisto diretto dal produttore è diventato addirittura il principale canale di approvvigionamento dei prodotti bio, davanti a supermercati e negozi specializzati.

“E importante sostenere gli agricoltori che oggi, di fronte alle emergenze climatiche sempre più gravi e alle difficili condizioni dei mercati di riferimento, fanno la scelta del biologico, affrontando la strada dell’agroecologia come risposta a queste sfide complesse - conclude il direttore Coldiretti Asti Giovanni Rosso - Siamo impegnati per costruire solide filiere del biologico italiano in grado di valorizzare la produzione agricola del nostro Paese, sia nei mercati internazionali sia nelle filiere corte. Il marchio del biologico italiano sarà un’opportunità importante sia per i produttori sia per i consumatori. Confidiamo che, di pari passo, si giunga ad una concreta semplificazione delle norme, rendendo il sistema ancora più garantito, anche di fronte al costante aumento di importazioni di prodotto biologico da Paesi terzi”.

Redazione

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