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Vacanze Astigiane | 25 settembre 2025, 18:00

Vacanze Astigiane tra qualche Negroni e un refuso

Oggi invito a portare il Negroni a spunto di scoperta di tre posti speciali dell’Astigiano in occasione del Negroni Week e del nuovo refuso lasciato cadere nel testo

AurorA Negroni, da provare a Cerro Tanaro

AurorA Negroni, da provare a Cerro Tanaro

Il Negroni è indubbiamente il cocktail più iconico e richiesto durante il piacevole rito dell’aperitivo, in Italia, nel mondo e, ovviamente, anche nell’Astigiano. Cocktail nato a Firenze, poco più di un secolo fa, dall’intuizione del conte Camillo Negroni, che volle rinforzare l’Americano con del gin, al posto della soda, creando quell’equilibrio perfetto tra vermouth rosso, bitter e gin che ha attraversato generazioni, mode e mari, senza mai perdere il suo fascino. Dal 2013 è celebrato con il Negroni Week, evento in programma quest’anno dal 22 al 28 settembre. Viaggio tra interpretazioni classiche e varianti sorprendenti, affumicate, fruttate o speziate che, da grande appassionato del genere, mi porta a raccontare i Negroni di tre locali di cui sono poco occasionale cliente, portati ad itinerario in tre luoghi da Vacanze.

Piccolo tour alcolico che suggerisco a tutti, solo se maggiorenni, da spalmare tra domani e domenica, ultimo giorno del Negroni Week, o quando vorrete, sicuri di trovare, sempre e comunque, un bel Negroni ad accogliervi. Invito, in occasione della terza ed ultima manche di “Caccia al Refuso”, sfida di lettura che ha coinvolto parecchi attenti lettori. Come sempre, nel testo a seguire, ho volutamente inserito un refuso, chi lo trova per primo sarà premiato con un mio articolo personalizzato. 

Il tour potrebbe cominciare ad Asti, in piazza Statuto, chiamata un tempo delle Erbe. Luogo di mercato fin dal 1322. Nel 1904 viene costruito un mercato coperto in elegante stile Liberty, struttura, ahinoi, demolita nel 1940. Piazza dal grande fascino storico, su cui si affacciano quel che resta degli antichi agglomerati abitativi della famiglia Natta, e la Torre dei Guttuari che dei Guttuari non è. Nonostante il nome, la torre non apparteneva ai Guttuari, ma alle famiglie Bertramenghi e Scarampi che furono le prime a subire la limitazione d’altezza delle nuove torri in città. In piena espansione medioevale, tra il 1230 ed il 1240, il Comune, visti gli eccessi edificatori di torri, in quantità e dimensioni fino a minare l'illuminazione naturale cittadina, decise di obbligare a livellare quelle a venire, non più alte proprio di quella di piazza Statuto. Il proprietario del sedime, molto probabilmente già edificato, era Berardo Scarampi, non particolarmente importante se non per esser diventato riferimento, con la sua torre, per le altezze di tutte le successive. Importante invece sarebbe correggere l'errore di denominazione, dalla sua targa alle citazioni varie, ed entrare nel bar vineria, 3 Bicchieri, per degustare il più classico dei Negroni all’ombra di una torre del XIII secolo. 

Seconda tappa a Mombercelli, da mettersi in agenda il sabato, per poter visitare la mostra in corso al MUSarMO, Museo di Arte Moderna, ospitato nell’ex carcere mandamentale del paese. Esposizione di un bel numero di opere, pittoriche e grafiche, di Eugenio Calmo, per tutti Golia, assai noto illustratore, grafico e caricaturista torinese del Novecento, con la chicca di una sua rara ceramica, un piatto da portata dipinto finemente, presente grazie a due amici collezionisti di Rocchetta Tanaro. La mostra sarebbe aperta anche la domenica, ma non il Ponci Bar. Luogo di personali Negroni e Negroni, dove il piccolo lo paghi 3,50 e il grande, in tumbler da 40 cl, 5 euro.

Potreste poi chiudere a Cerro Tanaro, per visitare il Museo della Bicicletta Sarachet, allestito nel retro della stazione ferroviaria, che accoglie la collezione di biciclette storiche, macchinari e accessori legati alla produzione di biciclette ad opera di Guido Saracco, detto "Sarachet". Personaggio poliedrico, ciclista nei primi decenni del secolo scorso, costruttore di biciclette, musicista, inventore e poeta dialettale. Museo aperto anche la domenica, dalle 16 alle 18, in orario perfetto per spostarsi di pochi metri e godere dell’atmosfera unica di Aurora Bottiglieria con Cucina. Per i patiti, come me, di shaker e distillati particolari, scoprire un posto così, a due passi da casa, è paradiso e inferno. Padrone di casa Alberto, guru del buon bere che se chiedi un Negroni ti risponderà proponendone spettacolari varianti. L’ultima degustata, l’AurorA Negroni, in foto: irish whiskey, vermouth rosso, bitter, salamoia di olive, tre olive. Buon Negroni Week a tutti.

Davide Palazzetti


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