C’è anche la Banca di Asti tra le 100 migliori aziende italiane dove lavorare. L’istituto si è classificato al 31° posto nella graduatoria Italy’s Best Employers 2026, l’indagine condotta da Statista e pubblicata dal Corriere della Sera, che ogni anno premia i luoghi di lavoro più apprezzati dai dipendenti.
Il sondaggio di Statista
La ricerca, giunta alla sua sesta edizione, ha raccolto oltre 300 mila risposte anonime da parte di lavoratori italiani. Ai partecipanti è stato chiesto di valutare la propria azienda in base a diversi criteri: ambiente di lavoro, rapporto con i superiori, carichi di lavoro, strumenti a disposizione, equilibrio vita-lavoro e parità di genere.
Un’attenzione particolare è stata dedicata anche alle opportunità di carriera per le donne e alla possibilità di negoziare le retribuzioni. L’obiettivo, spiegano da Statista, era offrire un quadro più completo e aggiornato del clima aziendale nel nostro Paese.
La classifica delle eccellenze italiane
A guidare la graduatoria 2026 è Lavazza, seguita da Sorgenia e Granarolo. Nella top ten trovano posto anche l’Istituto nazionale dei tumori, EssilorLuxottica, Bialetti e Fratelli Carli, tutte realtà italiane o a capitale nazionale.
In un elenco dominato da grandi gruppi dell’industria, dell’energia e dei servizi, il 31° posto della Banca di Asti, prima in Italia nella sua categoria, rappresenta un importante riconoscimento per un istituto radicato nel territorio ma capace di competere con aziende di respiro internazionale.
Lavoro e cambiamento
Secondo gli esperti citati dal Corriere della Sera, il mondo del lavoro sta vivendo una fase di profonda trasformazione. Le nuove generazioni chiedono flessibilità, autonomia e formazione continua, mentre le aziende cercano di adattarsi a queste nuove esigenze per trattenere i talenti e garantire ambienti di lavoro inclusivi e motivanti.