Oltre 200 mila le persone coinvolte nella marcia della pace da Perugia ad Assisi che si è svolto domenica scorsa, 12 ottobre. Il corteo, di circa 24 chilometri, ha visto aggiungersi sempre più persone durante il suo svolgimento. La marcia più partecipata, dicono gli organizzatori, quanto meno dal 2001, ritengono altri.
Centonovantuno sono state le persone di Asti e dintorni a partecipare con i pullman organizzati, due con partenza da Asti e uno da San Damiano.
Un viaggio cominciato intorno alle 23 e terminato poco prima delle 7: Perugia era già sveglia e i bar aperti affollati. Le strade percorse di città e campagna, illuminate dal sole che ha reso ancora più piacevole il percorso, un clima quasi primaverile. Sventolate bandiere della Palestina e dell’Ucraina, tutti uniti nella volontà di una pace ancora difficilmente definibile consolidata, dopo l’anno difficile quasi giunto al termine. Diverse persone, accompagnate talvolta da una chitarra, hanno intonato canti che, anche uditi da lontano, hanno coinvolto i chilometri del corteo.
Non tutti sono riusciti ad arrivare alla tappa finale, la Rocca Maggiore, per stanchezza o mancanza di tempo, in coincidenza alla ripartenza dei pullman organizzati. Quello che è sicuramente rimasto, indipendentemente dal tempo dedicato, dal colore delle bandiere innalzate, era un desiderio unico: la pace come obiettivo primario, non come utopia.