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Attualità | 28 ottobre 2025, 09:20

Spese e inflazione: in Piemonte si taglia su vestiti e tempo libero

L'85% in regione teme ulteriori rincari. Cresce l'uso della comparazione prezzi (51%), ma si rinuncia a hobby e concerti

Spese e inflazione: in Piemonte si taglia su vestiti e tempo libero

In vista della giornata mondiale del risparmio, che ricorre il 31 ottobre, emerge un quadro di forte preoccupazione tra i consumatori piemontesi, chiamati a gestire le proprie finanze in un contesto di inflazione e incertezza.

Nonostante l'inflazione in Italia mostri segnali di relativo contenimento (Istat stima un +1,6% su base annua ad agosto 2025), la percezione delle famiglie è ben diversa. Lo rivela un'indagine commissionata da Idealo, noto portale internazionale leader nella comparazione prezzi, e condotta dall'istituto di ricerca Kantar.

I dati relativi al Piemonte sono particolarmente significativi e mostrano un'ansia superiore alla media nazionale. Ben il 64% degli intervistati nella regione ha paura di non riuscire a far quadrare i conti con i propri guadagni, contro il 61% del dato italiano. A questo si aggiunge la sensazione, per il 56% dei piemontesi, di non potersi più permettere la vecchia vita.

A pesare è soprattutto la sfiducia nel futuro: l'85% del campione regionale (contro l'82% nazionale) è convinto che i prezzi continueranno ulteriormente a salire, aggravando la capacità di spesa.

Le strategie: più comparazione, meno svago

Questa apprensione si traduce in un forte orientamento al controllo delle spese. Il 77% dei piemontesi afferma di dover prestare molta più attenzione ai propri acquisti, mentre solo un risicato 5% dichiara di poter spendere senza preoccupazioni legate all'inflazione.

Tuttavia, i piemontesi si dimostrano anche più reattivi: il 64% cerca attivamente di risparmiare (contro il 60% nazionale). Le strategie principali sono due. Da un lato, il 60% va a caccia di offerte speciali e prodotti scontati. Dall'altro, cresce l'importanza della comparazione prezzi, considerata un elemento centrale dal 51% degli intervistati in regione, una percentuale superiore alla media italiana. Per confrontare si usano sia le piattaforme digitali specializzate (50%), come lo stesso idealo, sia i più tradizionali volantini promozionali (45%).

Ma dove si confronta di più? Principalmente sui beni di uso quotidiano (cibo, prodotti per l'igiene), dove il confronto avviene nel 73% dei casi, e sui grandi acquisti (68%), come elettrodomestici o biciclette.

Cosa si taglia (e cosa no)

Risparmiare, però, significa anche tagliare. Nell'ultimo anno, i piemontesi hanno ridotto le spese principalmente per abbigliamento e accessori (41%) e per hobby e tempo libero (anch'essi al 41%). Segue l'elettronica (29%).

A soffrire pesantemente è anche la socialità: il 38% ha dovuto ridurre le uscite in ristoranti e bar, il 32% ha tagliato club e vita notturna e il 28% ha rinunciato a concerti e festival. Restano invece al riparo dalle riduzioni i consumi essenziali. Solo il 10% dichiara di aver tagliato prodotti per la salute, alimentari e bevande, e il 19% quelli relativi a drogheria e cosmetici.

Prezzi dinamici e generosità

L'analisi condotta da idealo, che come comparatore monitora le fluttuazioni dei costi, evidenzia come la comprensione del prezzo dinamico sia un valido alleato. Osservare l'andamento dei prezzi medi mensili permette infatti di sfruttare i momenti di ribasso. Ad esempio, pianificare l'acquisto di un nuovo condizionatore a ottobre o di uno smartphone a dicembre può garantire il prezzo migliore dell'anno, massimizzando il risparmio.

Infine, l'indagine rivela una curiosità sulla psicologia d'acquisto degli italiani: quando si tratta di spendere per gli altri, si tende a essere più generosi. Ben il 68% ammette di risparmiare di più quando acquista per uso personale rispetto a quando compra qualcosa per amici o familiari.

Redazione

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