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Cronaca | 13 novembre 2025, 12:00

Il processo a Mario Roggero: il pm Greco proietta in aula il video della rapina [VIDEO]

Al "Bruno Caccia" di Torino la ricostruzione dell'assalto alla gioielleria e della successiva sparatoria. Secondo il sostituto astigiano e l'avvocato generale Giancarlo Avenati Bassi, l'orafo di Grinzane Cavour non mostrerebbe consapevolezza né rimorso: “Mentalità incompatibile con lo Stato di diritto”

Le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della gioielleria di Gallo Grinzane

Le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza della gioielleria di Gallo Grinzane

Bugie, nessun pentimento o ravvedimento e soprattutto la mancata consapevolezza di ciò che si è fatto. Una interpretazione delle regole, quella dimostrata da Mario Roggero sparando ai rapinatori in fuga, che secondo i magistrati dell’accusa non è compatibile coi principi di uno stato di diritto.

Così i rappresentati della Procura Generale presso la Corte dAppello di Torino, il pubblico ministero Davide Greco e l’avvocato generale Giancarlo Avenati Bassi, dopo aver ricostruito in aula con i filmati quanto avvenuto il 21 aprile 2021 a Gallo Grinzane, hanno rassegnato le proprie conclusioni di fronti ai giudici togati e popolari della Corte d’Assise d’Appello, chiedendo loro di confermare i 17 anni di reclusione della condanna comminata in primo grado al gioielliere.

Parole dure nella loro requisitoria. Parole contro l’imprenditore che in aula ha ascoltato silenziosamente quanto detto, con la riserva di rendere spontanee dichiarazioni una volta che esauriranno le loro arringhe gli avvocati delle parti civili, cioè le famiglie dei due rapinatori uccisi, Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino, e il rapinatore superstite Alessandro Modica

Sono quattordici i motivi per cui la difesa di Roggero ha impugnato la sentenza di condanna di primo grado, ritenuta ingiusta. Ma oltre al ricorso di secondo grado, c’è pendente anche un’istanza di ricusazione verso i giudici della Corte d’Assise d’Appello. Questione, questa, che sarà decisa dalla Corte di Cassazione il 3 dicembre prossimo.

Nel frattempo, fintanto che la questione non verrà dichiarata ammissibile o inammissibile, il processo seguirà il proprio corso.

IN AULA SI PROIETTA IL VIDEO DELLA RAPINA [VIDEO]

Una vicenda giudiziaria, quella che ha visto coinvolto Roggero, che ha spaccato l’opinione pubblica, ma che per la magistratura ha un nome ben preciso e diverso da quello di legittima difesa: "Una illegittima vendetta", usando le parole del pm Greco. Giustizia privata, insomma. 

Nel corso della sua arringa nel processo di primo grado, l’avvocato ferrarese Dario Bolognesi, allora legale del gioielliere prima di venire sostituito dal collega Stefano Marcolini, aveva parlato di “legittima difesa putativa”. 

Roggero, nel momento in cui i rapinatori uscirono dal suo negozio si sarebbe immaginato erroneamente in una situazione di pericolo. Non prima, quando i banditi erano dentro la gioielleria, ma dopo, quando stavano scappando.

L’imputato avrebbe dunque erroneamente pensato che sua moglie fosse stata nelle mani dei banditi, loro ostaggio. Da qui, la giustificazione nell'essere uscito dal negozio e aver fatto fuoco contro i tre malviventi.

Ma è proprio su questo aspetto che la Procura ha continuato a insistere. E a cui non crede: “La funzione principale della pena è la rieducazione. La mentalità di Roggero deve essere rieducata”, ha sostenuto l’avvocato generale Avenati Bassi. 

Sulla versione fornita dal gioielliere in merito alla sparatoria è ancora più netto il giudizio fornito dal pubblico ministero Davide Greco: “Lui voleva solo che questa rapina non finisse come quella precedente. Il suo cruccio è stato di non riuscire a freddare il terzo rapinatore. Il suo obiettivo era ucciderli”. 

Anche la richiesta di una nuova perizia psichiatrica da parte della difesa è argomento debole, secondo l’accusa. “La super perizia è già stata fatta ed è stata affidata al dottor Keller”, ha detto sul punto il dottor Avenati Bassi, che ha concluso puntando il dito contro la scelta di Roggero di rendere spontanee dichiarazioni solo una volta terminati gli interventi delle parti civili: “Lo fa perché tenterà di aggiustare il tiro. Si prepara per non farsi cogliere impreparato”.

Alla prossima udienza, già in calendario per mercoledì 19 novembre, parleranno i legali delle parti civili. 

CharB.

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