Nella seduta consiliare di ieri sera, l'amministrazione comunale astigiana ha affrontato alcune delle questioni più urgenti per la città: dalla crisi della Sirion, azienda astigiana nel settore dell'illuminazione automotive, alla svolta della Casa di Riposo Città di Asti, fino alla piaga del vandalismo urbano che continua a deturpare negozi ed edifici storici del centro. Il Sindaco e la giunta hanno illustrato le strategie messe in campo per gestire queste emergenze.
Sirion, la battaglia per salvare cento famiglie
La crisi della Sirion , nata nel settembre 2023 dall'acquisizione della ex Blutec, ha monopolizzato l'attenzione del Consiglio. L'assessore Loretta Bologna ha ricostruito la vicenda partendo dal 2020, quando "a seguito dell'amministrazione straordinaria a cui era stato sottoposto nel 2019, viene ceduta e viene messa praticamente in un comitato di sorveglianza". La Sirion, subentrando alla Blu-Tech, "ha garantito la piena occupazione, nel senso che, nonostante si fosse previsto inizialmente su circa 100 dipendenti l'assunzione soltanto di 80 unità, hanno comunque accettato di tenere tutte le 100 dipendenti assunti".
L'azienda si era accollata "tutti i debiti della procedura pregressa, tutti gli stipendi che non avevano pagato i dipendenti e tutta la ristrutturazione degli immobili siti in Cascina Cauda", presentandosi come una realtà solida. Oggi però "la crisi dell'automotive sta colpendo tutta la filiera" e la società è costretta a fronteggiare una situazione di liquidità critica: "I fornitori pretendono il pagamento della materia prima in anticipo, mentre invece le commesse vengono pagate a 90-120 giorni".
Il sindaco Maurizio Rasero ha sottolineato l'impegno straordinario dell'imprenditore, definendolo "un imprenditore con la I maiuscola che ha fatto un enorme sforzo, che ha investito milioni di euro suoi in un progetto industriale importante".
La situazione è aggravata dalla crisi di Magneti Marelli, oggi in procedura fallimentare, che ha cambiato modalità di pagamento creando ulteriori tensioni sulla liquidità. "I clienti hanno cambiato modalità di pagamento: è un sistema un po' più burocratico, una volta tutto concentrato in Italia, oggi gli stabilimenti sono in Spagna e da altre parti", ha spiegato il primo cittadino.
L'intervento del Sindaco è stato determinante: "Ho fatto un passo successivo che è quello di andare a chiedere l'intervento della Prefettura per chiamare tutte le parti a un tavolo cosa è successo giovedì della scorsa settimana". L'incontro ha avuto un esito positivo: "Al tavolo imprenditore e sindacati in rappresentanza dei lavoratori sono venuti compatti, i sindacati e i lavoratori riconoscendo l'impegno dell'imprenditore". L'obiettivo dichiarato è garantire serenità prima di Natale: "Andiamo verso un periodo di Natale dove sarebbe bello dare a tutte le famiglie di quei cento e più lavoratori una serenità".
Casa di Riposo, dopo il silenzio arriva la svolta
Sulla Casa di Riposo Città di Asti, commissariata dal marzo 2023 e chiusa dal dicembre 2022, l'assessore Marco Galvagno ha annunciato la tanto attesa svolta. "Sappiamo benissimo che c'era tanta attenzione e tanto pathos da parte di tutti sul destino della casa di riposo cittadina, sappiamo che è commissariata ormai da molto tempo e qualcuno addirittura ha pensato che fosse parlato in silenzio", ha esordito l'assessore, precisando che "il silenzio semplicemente era, non c'è stato mai un silenzio reale, in realtà la procedura è andata avanti".
Galvagno ha raccontato di aver assistito in diretta alla telefonata con cui "il commissario liquidatore ha fatto al sindaco per dare la notizia in anteprima: la struttura è stata affidata a una cooperativa che lavora molto sul territorio torinese". Si tratta del Gruppo Sanitalia Health Care, aggiungendo che la nuova gestione "lavorerà su student housing e attività connesse, sicuramente lavorerà anche come residenza anziani perché sono delle attività convenzionate". Il trasferimento di proprietà, secondo i commissari liquidatori, dovrebbe concludersi nel primo semestre del 2026.
Sulla questione del degrado che ha interessato la struttura durante il commissariamento, Galvagno ha illustrato nel dettaglio gli interventi richiesti dall'amministrazione. "Mi sono fatto scaricare per essere corretto e puntuale nell'esposizione tutte le ordinanze e tutta la corrispondenza che c'è stata tra gli uffici comunali, decoro e igiene pubblica e con già i gestori attuali con il commissario", ha spiegato, citando l'ordinanza sindacale del 27 dicembre 2023 con cui si chiedeva di "provvedere immediatamente ad assumere tutte le cautele necessarie per garantire da ogni possibile danno la pubblica via".
Le misure adottate dal commissariato sono state diverse : "È stato installato un impianto di videosorveglianza, è stato installato un impianto d'antintrusione, un combinatore elettronico-telefonico collegato alla centrale operativa", oltre al coordinamento con la Prefettura per "passaggi extra in zona" delle forze dell'ordine, la sostituzione dei lampioni "per dare più luce al posto" e il potenziamento delle chiusure.
Nonostante l'ottemperanza formale, l'assessore ha ammesso che "quello che è stato fatto sei mesi fa oggi necessita di ulteriori interventi", annunciando che "nei prossimi giorni laddove questo processo non si avviasse alla fine e quindi i nuovi gestori entrassero in tempi brevi occorrerà ancora tenere alta l'attenzione"
Murales contro il degrado e maratona sul bilancio in arrivo
Il tema del vandalismo urbano ha completato il quadro della serata, con l'assessore Galvagno che ha risposto a un'interpellanza che denunciava "facciate di edifici pubblici e private, serrande di attività commerciali e muri di edifici storici deturpati". La giunta ha illustrato una strategia integrata che coinvolge più assessorati.
"Il territorio è grande, abbiamo un nucleo di vigili urbani che è proprio votato esclusivamente a questa attività che va in giro e proprio sta facendo questa attività sistematica non spot, non su segnalazione", ha spiegato Galvagno. Il nucleo specializzato della Polizia Locale lavora in sinergia con gli ispettori di decoro urbano dell'ASP anche per contrastare l'abbandono di rifiuti.
L'approccio punta sull'educazione prima che sulla repressione. "Educhiamo prima di inasprire, applichiamo le norme che abbiamo, facciamo le multe", ha dichiarato l'assessore, precisando che "ogni settimana mi arriva un report da parte dell'ufficio operativo dove mi fanno l'elenco di tutte le multe che abbiamo fatto per atti di vandalismo".
Particolarmente innovativa la proposta di valorizzare l'arte urbana come strumento di rigenerazione. Galvagno ha lanciato un appello all'opposizione per lavorare insieme: "Ci siamo confrontati, sarebbe bello e lo facciamo insieme, insieme a voi dell'opposizione". Come modello ha citato un murales di 26 metri per 19 realizzato a Berlino, "bellissimo" e capace di trasformare "una parete senza finestra di un palazzo che dava un po' fastidio" in "una cosa interessantissima".
L'amministrazione sta anche potenziando il sistema di videosorveglianza. Galvagno ha concluso con un appello alla responsabilità civica: "Facciamo educazione ai cittadini invece di lamentarci quanto è brutto quello, quanto è rotto l'altro, diciamo quanto può essere bello, quanto può essere pulito, perché guardate che un attimo ed è un cambio solo di mentalità, è Asti la nostra casa".
Al via il lungo iter per la variante generale al piano regolatore
In chiusura, il Consiglio ha votato la proposta tecnica del progetto preliminare della variante generale al piano regolatore, primo passo di un iter che durerà diversi mesi e aprirà il confronto con gli ordini professionali e la Regione Piemonte.
L'assessore Monica Amasio ha spiegato che "la proposta tecnica del progetto preliminare è il primo step che ci permette finalmente di aprire le discussioni e i confronti con tutti, quindi non solo con tutto il Consiglio e con gli ordini, ma anche con gli enti sovracomunali della Regione Piemonte". Dopo la votazione, la proposta sarà pubblicata per 30 giorni per raccogliere osservazioni, mentre partirà la conferenza di copianificazione che potrà durare fino a 90 giorni.
Uno dei punti nevralgici riguarda il sovradimensionamento dell'attuale piano, elaborato "in periodi di espansione economica" e oggi non più coerente con l'andamento demografico. La variante punta a una rigenerazione urbana che superi la logica dell'espansione a favore della "ricucitura" del tessuto esistente, valorizzando aree sottoutilizzate e vuoti urbani, soprattutto nella cintura sviluppata nella seconda metà del Novecento.
Sul fronte della mobilità, la proposta riconosce le criticità legate ai congestionamenti del traffico e punta verso una città pedonale. Il Collegamento Sud Ovest viene identificato come opportunità strategica, con la creazione di nuovi parcheggi per liberare aree da restituire ai cittadini. La valorizzazione del centro storico passa attraverso una politica di Distretto del Commercio, mentre un capitolo significativo è dedicato al rapporto della città con i suoi corsi d'acqua: Tanaro, Borbore, Rilate e Versa, considerati "risorse" da valorizzare.
Il problema dei contenitori edilizi vuoti e delle aree industriali dismesse viene definito come un'emergenza cittadina. La proposta prevede incentivi per la riqualificazione attraverso un mix di funzioni, con interventi pubblici e privati. Sul fronte produttivo, si evidenzia un paradosso: Asti ha un quantitativo eccessivo di aree industriali mai decollate, ma non riesce a offrire aree idonee alle aziende che vogliono ampliarsi.
La variante deve adeguarsi ai piani sovraordinati della Regione Piemonte e della Provincia: il Piano territoriale regionale, il Piano paesaggistico regionale e il Piano territoriale provinciale. L'assessore ha sottolineato che "l'obiettivo è proprio quello di arrivare alla fine di questo lungo percorso il prima possibile con l'obiettivo di avere un nuovo piano regolatore che possa risolvere tutte quelle criticità che abbiamo elencato insieme all'interno delle linee programmatiche".
Da questa sera inizia inoltre la maratona sul bilancio comunale, con una serie di sedute che impegneranno il Consiglio nelle prossime settimane per l'approvazione dei documenti finanziari.














