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Politica | 05 dicembre 2025, 12:38

Bilancio Asti, la minoranza all’attacco: "Investimenti in coma e traffico nel caos"

Tra ironia e preoccupazione, la seconda serata di bilancio mette nel mirino sicurezza, viabilità e una raccolta differenziata in calo

Un immagine dell'intervento del consigliere Roberto Vercelli (PD)

Un immagine dell'intervento del consigliere Roberto Vercelli (PD)

Se la prima serata era stata il palcoscenico del sindaco e della sua narrazione politica, la seconda seduta del Consiglio Comunale di Asti dedicata al Bilancio di previsione ha visto l'opposizione prendere la parola per un puntuale "fact-checking" della realtà cittadina. Abbandonata la nostalgia per la Prima Repubblica evocata da Rasero, i consiglieri di minoranza hanno riportato il dibattito su numeri, cantieri fermi e disagi quotidiani, tratteggiando una città che rischia di spegnersi una volta esaurita la spinta dei fondi PNRR.

La metafora della fiaba e l'allarme sulla raccolta differenziata

Ad aprire le danze è stato Gianfranco Miroglio, che con fine ironia ha riletto l'intervento del primo cittadino attraverso la struttura della fiaba di Vladimir Propp: un eroe, tanti antagonisti e strumenti magici che cambiano nel tempo. "Riflettevo sul modo con cui ha condotto l'intervento... conserva veramente tutto della struttura della favola", ha osservato il consigliere, sottolineando come la narrazione del sindaco rischi di coprire problemi reali. Miroglio ha puntato il dito sul calo della raccolta differenziata, che avvicina pericolosamente la città alla soglia del 65%, e sulla mancanza di una visione concreta per la mobilità sostenibile, chiedendo lumi sul parcheggio bici alla stazione e sulle difese del Tanaro.

Il dossier conti: "Siamo passati da 51 milioni a zero visione strategica"

L'affondo più duro sui numeri è arrivato da Luciano Sutera. Il consigliere del Partito Democratico ha descritto il bilancio come un paziente clinico: "Una curva di elettrocardiogramma che rivela un'amministrazione in piena tachicardia finanziaria nel 2026 per poi precipitare in coma profondo nel 2028". I dati citati sono impietosi: si passa da una previsione di 51,6 milioni di euro di investimenti nel 2025 a soli 2,8 milioni nel 2028. Un crollo del 94% che, secondo Sutera, certifica l'incapacità di pianificare oltre l'orizzonte delle risorse straordinarie del PNRR. Sutera ha poi toccato il delicatissimo tema della Cassa di Risparmio di Asti, citando i principi della Banca d'Italia per mettere in guardia dall'ingerenza politica nelle banche locali, definendola un "rischio per la stabilità finanziaria", e proponendo un confronto istituzionale nelle commissioni per tutelare dipendenti e correntisti.

Il caso Cassa di Risparmio e lo spirito dei consiglieri

Il tema della Banca è stato ripreso con forza anche da Roberto Vercelli, che ha ricordato come non esistano solo le filiali o il CdA, ma "29.000 azionisti che hanno perso il 40% del valore del loro investimento". Vercelli ha lamentato la mancanza di dialogo, accusando il sindaco di preferire il comando al confronto: "Governare non vuol dire comandare, vuol dire ascoltare". Ha poi lanciato una proposta provocatoria sulla viabilità: aprire al transito l'uscita privata di San Fedele per alleggerire l'ingresso in città, ormai divenuto un imbuto. Sulla stessa linea Roberto Migliasso, che ha voluto difendere la dignità del lavoro svolto in aula, spesso in ombra rispetto alle figure di spicco del passato: "Farei apprezzare a tutti lo spirito volontaristico di noi consiglieri che mettiamo a disposizione il tempo, la passione per capire i problemi". Migliasso ha poi spostato l'attenzione sulle frazioni e sui negozi di vicinato, ormai schiacciati dalla grande distribuzione, suggerendo di guardare agli esempi virtuosi dei comuni vicini come Canelli.

Viabilità e sicurezza: l'ironia sui "quattro agenti" e le code infinite

È stato Massimo Cerruti a dipingere il quadro più critico sulla vivibilità urbana. Definendo la viabilità un'emergenza creata dalle scelte dell'amministrazione, ha bocciato le rotatorie di corso Savona e corso Torino, che invece di fluidificare il traffico hanno creato "code chilometriche". Cerruti non ha risparmiato critiche sulla sicurezza, smontando la narrazione sulle nuove assunzioni nella Polizia Municipale con una battuta fulminante: "Quest'anno abbiamo quattro agenti e un cane". Secondo il consigliere, al netto dei pensionamenti, il numero degli agenti è addirittura inferiore al 2022. Ha poi tirato fuori un articolo di giornale del 2019 che annunciava "l'anno dell'ex ospedale", sottolineando come, a distanza di anni e alle porte del 2026, quel "buco nero" sanitario e sociale sia ancora irrisolto.

Sguardi al futuro: la gestione dei musei e la proposta per gli allarmi domestici

A chiudere la seduta, l'intervento costruttivo ma incalzante di Vittoria Briccarello. La consigliera ha sollevato dubbi pesanti sulla gestione futura dei contenitori culturali come Palazzo Ottolenghi e Palazzo Alfieri: "Una volta finiti i lavori, chi gestirà i musei? Da dove arrivano i soldi per il personale?". Bricarello ha poi spostato l'attenzione sulla sicurezza reale, annunciando una proposta di legge regionale per co-finanziare l'installazione di sistemi di allarme domestici, un aiuto concreto per le famiglie. Infine, un richiamo al Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAESC): "Diminuisce la popolazione, aumentano le auto", ha notato, evidenziando il paradosso di un Comune che chiede sacrifici ai cittadini ma possiede un parco auto vetusto con solo quattro veicoli Euro 6.

Una seduta che, nelle parole degli esponenti di opposizione, ha restituito l'immagine di una città che deve fare i conti con risorse calanti, traffico congestionato e grandi opere che faticano a trovare una conclusione.

Gabriele Massaro


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