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Sanità | 10 dicembre 2025, 17:56

Piemonte, 5,6 milioni di euro per l'assistenza domiciliare agli anziani

La Giunta approva risorse aggiuntive per potenziare l'Adi. Riboldi e Marrone: "Trasformiamo il Pnrr in servizi reali sui territori"

Piemonte, 5,6 milioni di euro per l'assistenza domiciliare agli anziani

La Giunta regionale del Piemonte ha approvato questa mattina una delibera che assegna ulteriori 5,6 milioni di euro alle Aziende sanitarie regionali per il rafforzamento dell'Assistenza domiciliare integrata (Adi), con particolare attenzione alla presa in carico degli over 65.

Una risposta ai bisogni delle famiglie

Gli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alle Politiche sociali Maurizio Marrone hanno sottolineato l'importanza strategica della misura: "L'assistenza domiciliare è uno dei pilastri della sanità territoriale e una delle richieste più forti che arrivano dai cittadini. Con questa delibera mettiamo a disposizione risorse aggiuntive concrete per aiutare le Aziende sanitarie ad ampliare la presa in carico delle persone anziane, garantendo cure appropriate, continuità assistenziale e maggiore qualità della vita, restando il più possibile nella propria casa".

Lo stanziamento complessivo ammonta a 5.640.811 euro e deriva dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Missione 6 Salute. I fondi sono destinati alle Aziende Sanitarie Regionali in attuazione del decreto ministeriale di maggio, che ha aggiornato la ripartizione dei finanziamenti per l'investimento "Casa come primo luogo di cura".

Le risorse riguardano l'esercizio 2025 e sono finalizzate a potenziare i servizi sanitari e sociosanitari erogati direttamente al domicilio delle persone, riducendo la necessità di ricoveri ospedalieri e migliorando la qualità della vita degli utenti.

Con questo provvedimento, la Regione integra inoltre gli obiettivi programmatici per l'annualità 2025, ampliando il target di prestazioni Adi rivolte ai cittadini con più di 65 anni, insieme alle relative risorse previste dal Piano operativo regionale già adottato nel 2023.

Si tratta di un passo che consente di rispondere in modo più adeguato all'aumento dei bisogni legati all'invecchiamento della popolazione e alla gestione delle cronicità, una sfida sempre più cruciale per i sistemi sanitari regionali.

Una strategia di riorganizzazione territoriale

Riboldi e Marrone hanno ribadito la visione complessiva che anima la scelta: "Stiamo lavorando per trasformare l'indirizzo del Pnrr in servizi reali e funzionanti sui territori. Rafforzare l'Adi significa alleggerire la pressione sugli ospedali, sostenere le famiglie e valorizzare il lavoro degli operatori sanitari e sociosanitari".

L'assistenza domiciliare integrata rappresenta uno strumento fondamentale per una presa in carico personalizzata e appropriata, particolarmente importante per le persone fragili che desiderano continuare a vivere nel proprio ambiente familiare pur ricevendo il supporto sanitario necessario.

Gli assessori hanno concluso sottolineando come questa misura rientri in "un più ampio percorso di riorganizzazione della sanità territoriale piemontese, dove l'assistenza domiciliare integrata diventa strumento fondamentale per una presa in carico personalizzata, appropriata e vicina ai bisogni quotidiani dei cittadini più fragili".

Redazione

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