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Attualità | 25 febbraio 2020, 08:10

Coronavirus, Nursind: "Il vero pericolo è il sovraffollamento delle strutture sanitarie"

Coppolella: "Bene la task force regionale attivata e anche l’impegno ai vari livelli ma serve subito che vengano stanziate risorse per sopperire alle carenze organiche e strutturali". Andrea Bottega segretario Nazionale:"Siamo in uno stato emergenziale che si innesta su un sistema sanitario già penalizzato"

Coronavirus, Nursind: "Il vero pericolo è il sovraffollamento delle strutture sanitarie"

Se occorre evitare i centri superaffollati, sicuramente Pronto Soccorso possono essere potenziali possibilii cause di eventuali contafi.

Premesso che sarebbe buona norma sempre non affollare i Pronto Soccorso, in merito interviente anche NurSind Piemonte e Asti.

"E’ ormai acclarato- scrivono - che si tratta di un virus che nell’80% dei casi si comporta come una normale influenza e che il contagio può essere pericoloso per i cosiddetti soggetti fragili, anziani, pazienti con patologie croniche e così via. A preoccupare è l’alta trasmissibilità e quindi il numero di persone che possono essere vittime del virus con il concreto rischio di un vero e proprio intasamento e l’ingovernabilità del sistema sanitario ed in particolare dei servizi dedicati all’emergenza".

E  poi l'invito alla Regione a mettere in pista procedure e protocolli per tutelare chi svolge professioni sanitarie

"Che la Regione Piemonte e le aziende sanitarie non abbiano un piano per questa eventualità lo diciamo da anni (il sistema negli anni passati è stato spesso in crisi anche per i picchi influenzali) e nonostante gli sforzi che in questi giorni si stanno facendo mancano certezze, uniformità, procedure e protocolli sicuri che dovrebbero essere già conosciuti e ben preparati. Gli infermieri e gli operatori sanitari tutti, ai quali va la nostra solidarietà, in questi giorni mettono a disposizione oltre che la loro professionalità anche il loro corpo e il rischio di contrarre il virus. A preoccuparci, inoltre, è la cronica carenza di personale in questi servizi che in questi casi si manifesta in tutta la sua dimensione e soprattutto l’assenza di un piano per poter sopperire ad un prevedibile incremento dei carichi di lavoro, tenuto anche conto di possibili contagi, malattie e messa in quarantena. L’improvvisazione non è mai una soluzione adeguata. La programmazione sì, ma questo prevedeva e prevede investimenti che non si sono voluti fare e che invece devono essere assolutamente fatti. Va bene la task force regionale attivata e anche l’impegno ai vari livelli, ma serve subito che vengano stanziate risorse per sopperire alle carenze organiche e strutturali – conclude Coppolella – altrimenti il sistema non reggerà".

Andrea Bottega segretario Nazionale questa mattina, intervenuto in diretta su RTL ha detto "Ci sono grossi disagi, soprattutto dalle zone interessate dalle ordinanze restrittive e nel reperire i dispositivi di protezione (mascherine perlopiù che vanno utilizzate correttamente e limitate ai servizi davvero utili). I disagi derivano anche dalla carenza di personale con una mole di lavoro raddoppiata. Siamo in uno stato emergenziale che si innesta su un sistema sanitario già penalizzato, si tratta di reperire personale in modo adeguato. Non critichiamo le iniziative ma chiediamo chiarezza e tempestività".

Redazione

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