Un tavolo provinciale di confronto tra enti, associazioni, istituzioni scolastiche, sigle sindacali, assessori, consiglieri comunali e regionali. Questo l'intento dell'incontro stamattina che ufficializza la creazione di un gruppo chiamato a fare squadra che sostituisce quello creato in tempi di crisi dall'ente provinciale nel 2008.
“Per confrontarsi - ha spiegato il sindaco Rasero - per esprimere esigenze con commissioni tematiche in base come sviluppo urbano, commerciale non solo della città ma di tutto il territorio. Abbiamo convocato i rappresentanti di Asp, Agenzia formazione colline astigiane, Ascom, Asl, Astiss, Confcommercio, Cnto Provinciale, Confartigianato, Confagricoltura, Confesercenti, Cna, Camera di commercio, Cia, Coldiretti, Cisl, Cgil, Cisa Asti Sud, Uil. E ovviamente anche Consorzio della Barbera e dell' Asti Unione industriale, Fondazione cassa di Risparmio di Asti, Gaia s.p.a., le scuole Superiori astigiane, Associazione Italiana Sommelier, l' Onav, il parco paleontologico, Terre d'Asti, Provveditore agli studi e i Sindaci dei Comuni capo area come Canelli, Costigliole, Nizza, Villanova, Monvalco, San Damiano, Castelnuovo Don Bosco".
Il vice sindaco Marcello Coppo ha espresso la " necessità di confrontarsi sul disegno urbanistico, le aree sviluppo comprese le zone industriale periferiche concentrandosi sull' economia degli immobili cittadini pdr fare lavoro di squadra e organizzare e condividere esperienze tra realtà attive e differenti ma complementari".
Commercio, urbanistica, decoro urbano ma anche cultura e formazione: Francesco Scalfari direttore dell’università di Asti, ha evidenziato "il ruolo dell' Università per creare nuove occasioni di studio e analisi per espandere l'azione didattica a tutto ciò che riguarda il mondo del lavoto e dello sviluppo grazie alla cooperazione con enti sociali. Ci si focalizza su iniziative congiunte come “Il Master sviluppo locale" organizzato da Astiss per indirizzare percorsi di formazione per il futuro dei giovani “
E' stata quindi presentata una Sottoscrizione per la riattivazione del tavolo di sviluppo aperta a tutti gli invitati per condivisione e scambi di idee e collaborazioni , dopo il tavolo di crisi aperto nel 2008 dalla Provincia e non più riattivato.
Punti saldi rimangono trovare Soluzioni per sviluppo locale, mantenimento occupazionale ed estendere adesione pubblici privati.
Le assemblee pleanarie o cadenzate in base alle esigenze, saranno presiedute dal sindaco o presidente della provincia con il coinvolgimento di parlamentari locali e consiglieri regionali.
Il primo passo è intuire necessità e creare commissioni che presentino temi con idee e soluzioni ad hoc per trovare confronto e opportuna risoluzione alle problematiche presentate. Al centro dello sviluppo cittadino resta ovviamente la Creazione di lavoro con Ragionamenti comuni da esperienze diverse, anche utilizzando i dati Osservatori periodici sull’ economia .
Ebarnabo denuncia la crisi reale imprenditoriale insitendo sulla nascita di operazioni concrete e sviluppi reali per salvare l'economia e il territorio dalla crisi imprenditoriale, suggerendo soluzioni.
Antonio Ciotta, presidente di Coldiretti insiste sulla "Creazione del brand Monferrato Unesco, una macchina potentissima che non siamo in grado di metterlo in moto , dobbiamo avere molta più consapevolezza di ciò che abbiamo per promuovere dappertutto e con qualsiasi mezzo".
D'accordo il presidnete dell' Ais sezione di Asti Paolo Poncino “Nel mondo del vino registramo ogni giorno una crescita enogastronomica e turistica. Dobbiamo capire in modo strategico i nostri punti deboli e input cercare originali. Mancano anche luoghi dove organizzare eventi con numeri importanti, convegni, corsi".
L'idea è "Riconvertire contenitori vuoti come iniziative che differenziano Asti per le sue eccellenze, in questo caso ad esempio il vino bianco.
Non si fa attendere la risposta di Claudio Bruno dell' Ascom:”l’ideale è Lavorare su cultura dell'accoglienza e sulla formazione di imprenditori. Altro punto è la riqualificazione urbana per combattere la desertificazione. Tornare a parlare di distretti commerciali in zona sud est del Piemonte e cercare anche possibilità di richiesta fondi per poter realizzare questa politica sostenibile in termini concreti. e quindi trovare a livello regionale e europeo bandi a cui partecipare con progetti tangibili.
Insomma, ottime le intenzioni e l'impegno. Ora la necessità oltre ad un confronto direttomsu temi specifici, sarà organizzare varie commissioni per proporre e portare avanti iniziative dalla carta alla realtà.