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Asti | 10 giugno 2019, 19:00

Un pubblico selezionato ma attento per il nuovo Vinissage

Il Salone del vino Bio si è concluso oggi

Un pubblico selezionato ma attento per il nuovo Vinissage

Vinissage diventa un Salone Internazionale del Vino Biologico per un pubblico di intenditori, ristoratori, enotecari e importatori internazionali aperto anche al pubblico dei wine lovers.

È stato un pubblico selezionato e attento quello che per due giorni ha visitato il primo Salone Internazionale del Vino Biologico di Asti. Conferma del fatto che il comparto del bio non è più una semplice curiosità, ma una nuova frontiera per mercatie consumi. Infatti secondo i recentissimi dati dell’istituto britannico Iwsr Drinks Market Analysis nel decennio tra il 2007 e il 2017 la superficie dei vigneti coltivati biologicamente è cresciuta del 234%.

Sempre secondo la stessa fonte, nel 2022 gli acquisti di vino bio toccheranno gli 87,5 milioni di casse con una progressione annua del 9,2% dal 2017.

Il coordinamento del salone voluto dall’Associazione Produttori Vino Biologico, organismo costituito nella primavera 2019, mette in evidenza la volontà di tracciare una traiettoria precisa in termini di progettualità,guardando certamente alle esposizioni dedicate ai consumatori finali, ma soprattutto alle strategie di mercato nazionali e internazionali.

È per questo motivo che nella giornata di domenica 9 e lunedì 10 giugno circa cinquecento tra ristoratori, enotecari e importatori stranieri hanno incontrato i produttori in un BTOBIO, valutando possibili soluzioni commerciali nel quadro di un territorio attento alla tradizione, al turismo e alla vitivinicoltura sostenibile.

"La scelta dell’Associazione Produttori del Vino Biologico di intraprendere l’iniziativa di un Salone dedicato agli operatori di settore mi rende entusiasta e mi fa guardare al futuro sostenibile in un’ottica positiva –ha dichiarato Loretta Bologna, assessore al Turismo della città di Asti –Dopo l’esperienza di Vinissage delle scorse edizioni tra i palazzi storici della Città come rassegna di vini bio e naturali dedicata al pubblico dei wine lovers, il fatto che i produttori abbiano voluto la disponibilità di una location ampia, coperta e dalle temperature controllate come il Palafreezeranche in vista dell’incontro con gli importatori stranierici ha fatto riflettere su quanto il Salone rappresenti un momentoconcreto di assoluta rilevanza che ha permesso ai piccoli produttori bio di raccontare le proprie aziende e i propri vini. Tutto questo nel segno di una strategia orientata a valorizzare le tradizioni, le potenzialità turistiche e il principio di sostenibilità del nostroterritorio".

"Sono molto contento di aver partecipato a questo incontro –ha commentato Giovanni Lombardo, importatore che da diciassette anni vive a Singapore –Ho conosciuto vitigni tipici di grande fascino che possono avere ottime potenzialità di mercato anche in altre parti del mondo".

"Siamo molto soddisfatti di avere nuovamente partecipato alla rassegna –commenta il produttore Marco Venturino dell’azienda Ca ‘d Tantin di Calosso –I nostri riscontri hanno confermato un interesse crescente nei riguardi del biologico, con consumatori e operatori di settore sempre più attenti alle aziende che scelgono di investire su questa strada".

"Intraprendere un’iniziativa come il Salone Internazionale del Vino biologico è stata un’impresa complessa e coraggiosa: confrontarsi con un pubblico di operatori italiani e internazionali richiede tempo che viene sottratto al lavoro in vigna e cantina –dice Enrico Rovero, Presidente Associazione Produttori Vino Bio –L’investimento importante ci hacostretto a orientarci maggiormente sulle iniziative commerciali lasciando un po’ da parte, in questa nuova esperienza, le esigenze dei wine lovers e degli hobbystiche abbiamo comunque accolto mettendo anche a disposizione un apposito servizio di assaggi gratuiti gestiti da sommelier presso la biglietteria di Palazzo Mazzetti per i visitatori del week end dei siti museali astigiani. Inoltre stiamo anche ragionando su un appuntamento a novembre,in concomitanza con il periodo del tartufo".

Comunicato stampa

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