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Cultura e tempo libero | 04 luglio 2019, 13:56

Aramengo, tra restauro e alta tecnologia

Il laboratorio Nicola Restauri ospiterà studenti del Massachusetts Institute of Technology per un corso dedicato alla scienza dei materiali

Aramengo, tra restauro e alta tecnologia

Fino al 9 luglio, per il quarto anno consecutivo, quindici studenti del Massachusetts Institute of Technology, guidati dal professor Admir Masic, prenderanno parte a ONE-MA3 – Materials in Art, Archeology and Architecture. Durante il corso, i partecipanti si muoveranno tra Lazio, Campania e Piemonte, partendo da Sermoneta. In Lazio, le attività coinvolgeranno anche Ninfa, Terracina, Sabaudia e ovviamente Roma, dove si realizzeranno incontri con i Musei Vaticani e con l’American Accademy in Rome.

Successivamente, gli studenti ammireranno l’area archeologica di Pompei per poi trasferirsi a Torino per visitare il Centro e la Reggia di Venaria Reale e continuare le importanti collaborazioni in essere con il Museo Egizio di Torino. ONE-MA3 si chiuderà infine nel piccolo paese di Aramengo, nel Monferrato, presso il laboratorio Nicola Restauri, con quattro giorni dedicati ad esperienze pratiche sulle tecniche antiche e i materiali, in un’ottica di innovazione e sostenibilità. Gli studenti, provenienti dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del MIT, avranno modo di seguire lezioni teoriche e partecipare a esperienze sul campo. Le attività saranno guidate dal professor Admir Masic,l’ideatore del corso, e saranno coordinate in Italia dall’Associazione per la Ricerca e l’Educazione nell’Arte, Archeologia e Architettura (AREA3) e in particolare da Gianfranco Quaranta (droni, stampa 3D), Roberto Scalesse (restauratore, Erressegroup) e Marco Nicola (chimico, Adamantio Science in Conservation).

Gli argomenti dei corsi 

L’attenzione dei corsi si focalizzerà sull’insegnamento di strategie di sostenibilità attraverso lo studio dei successi del passato. Dal cambiamento climatico globale all’inquinamento e alle risorse energetiche, la sfida è di guardare a opportunità di sviluppo di nuovi materiali, attraverso la lente del passato. Nella prima parte del corso gli studenti prenderanno contatto diretto con le aree archeologiche di epoca romana e medioevale, i materiali e le tecniche di interesse storico-artistico, usate per crearli e le più innovative metodologie di rilievo 3D e diagnostiche, usate per studiarli. Nella seconda parte il focus sarà,invece, sull’antico Egitto e sul Barocco, con un’attenzione particolare, sia alle nuove tecnologie impiegate al Museo Egizio per la mostra Archeologia Invisibile , sia alla scienza che aiuta l’archeologia, spiegata dal direttore Christian Greco.

In generale, le attività del corso riguarderanno la relazione tra scienza, beni culturali e tecnologia. Inoltre, verrà messo in evidenza il contributo che lo studio dei materiali e delle tecniche antiche può apportare per ispirare lo sviluppo di nuovi materiali e soluzioni tecnologiche nelle più avanzate applicazioni delle discipline tecnico-scientifiche.

Comunicato stampa

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