Una serata particolare quella di ieri ad AstiMusica, che ha coinvolto un pubblico molto numeroso fin dai primi minuti.
A rompere il ghiaccio La Canaglia e il Gentiluomo, band astigiana folk tra i vincitori del contest SonAsti.
La Canaglia e il Gentiluomo
Samuele Celardo alla voce e chitarra, Demetra Bertino al violino, Alessandro Pugliese alla voce e tastiere, Sebastiano Carrara alla voce e batteria e Paolo Shahini al basso hanno regalato emozioni, riportando il pubblico un po’ indietro nel tempo.
La loro è una musica che sa di tradizioni popolari, di pirati e di voglia di libertà. La band si è esibita in “Figli di nessun re”: “è il titolo di un brano che dà il nome anche al nostro album. Vuole lanciare un grido contro questo mondo omertoso: almeno per una notte possiamo sentirci figli di noi stessi; figli di nessun re”.
Poi “Elephant man”, composto e cantato dal batterista, così come “Criminal” e in chiusura “Il giullare”.
The BroadCash e l'omaggio a Johnny Cash, in nome del country blues
Bobby Solo si fa attendere. Dopo l’esibizione della giovane band arrivano sul palco di piazza Cattedrale “The BroadCash”.
“Ciao Asti, sei una bellissima città. Noi non siamo una tribute band a Johnny Cash, ma una compagnia teatrale che gli rende omaggio in musica. È la nostra prima volta qui ad Asti, ma si sa, c’è sempre una prima volta”. Il complesso si è esibito sulle note più famose di Johnny Cash, per celebrare i 50 anni dall’uscita dell’album “Live at Folsom Prison”.
Country blues. È un genere particolare, che forse sanno apprezzare più intenditori e appassionati. Il pubblico è lì che aspetta di vedere Bobby Solo e forse si aspettava arrivasse prima.
"Grazie a tutti: un bacione a tutti da Bobby!"
Invece Bobby Solo arriva alle 23, a un’ora dalla fine del concerto. Ma il pubblico lo accoglie con grande calore. Inizia subito a cantare Johnny Cash, insieme ai BroadCash.
“Grazie a tutti: un bacione a tutti da Bobby”, dice appena salito sul palco.
Bobby Solo ricorda Johnny Cash, conosciuto a Francoforte
E poi spiega come è nato il suo amore per una figura importante nel panorama della musica country blues come Cash: “Johnny l’ho conosciuto nel 1967 a Francoforte. Ero lì per lavoro: i tedeschi dicevano che con la mia voce rendevo dolci le canzoni. Johnny mi ha dato una mano che sembrava una fiorentina. Spero di non annoiarvi: farò solo Jonny Cash ma se vorrete si potrà improvvisare qualcosa”.
Il pubblico non è entusiasta: forse si aspettava che suonasse subito le canzoni che lo hanno reso Bobby Solo. Ma Bobby, che da piccolo era “innamorato dei cowboy e dei western” non sa resistere. Canta “Cry cry cry”, “Big river”, accenna passi di danza del country blues, con quel ciuffo alla Elvis, vestito anni Cinquanta.
Grande attesa per "Una lacrima sul viso"
Il repertorio spazia, correndo dagli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Settanta. Il pubblico si fionda subito sotto palco appena sente le note di “Blue Suede Shoes”, del grande Elvis Presley. Continua con “Dimpless”, di John Lee Hooker. E poi regala al pubblico astigiano quello che forse voleva sentire fin dall’inizio, “Una lacrima sul viso”.
“La facciamo un po’ diversa dal disco, anche perché sono passati 55 anni”. Bobby Solo parla a un pubblico attento, che nonostante il freddo, ha dimostrato di poter infondere calore agli artisti che calcano quel palco.
Questa sera INDI(e)AVOLATO presenta:
DUTCH NAZARI
“Ce lo Chiede l’Europa” (Undamento) è l’ultimo disco di Dutch Nazari, quello che lo afferma tra le realtà più interessanti d’Italia. Il tour è iniziato lo scorso dicembre con una serie di sold out ed è recentemente arrivato alle porte dell’estate con il Primo Maggio a Roma e MIAMI festival a Milano. Il cantautorap di Dutch girerà per tutta l’estate e in tutta Italia.
POSTINO
Una delle rivelazioni dell’ultima stagione. Un disco uscito un anno fa (Labella/Black Candy), un EP che sta uscendo diviso per capitoli da ora alla fine dell’estate, un pubblico che si moltiplica di giorno in giorno sul web e ai concerti. Postino è così, ti cattura al primo ascolto e ti trascina sotto al palco, con una bottiglia “di latte di soia”, circondato da ragazzi che canta- no “Sbagliamo insieme” con te.
In apertura Trigno.