Ad Asti c’è un microcosmo importante di stranieri che vivono in città, un microcosmo che partecipa alle attività e desidera integrarsi anche facendo volontariato.
Questa mattina è stato fatto un punto della situazione in una conferenza stampa, dove è stata presentata anche la Festa dei Popoli
Ad Asti ci sono 9.618 cittadini stranieri che provengono da 99 Paesi diversi suggerendo nuovi progetti per imparare a conoscersi iniziando dal favorire la nascita di associazioni di promozione sociale oppure di volontariato.
Sono 3.077 gli albanesi, 1.580 romeni, 1.381 marocchini, 487 nigeriani, 419 moldavi, 376 cinesi, alcuni riuniti in associazione, come i Piemontesi nel mondo che sono riuniti in oltre 200 associazioni nei 5 continenti.
Secondo l’assessore alla Politiche sociali Mariangela Cotto quelli riuniti in associazioni sono pochi e quindi “Abbiamo pensato di promuovere il volontariato tra e con gli stranieri, facendo anche la ‘fotografia’ di queste popolazioni che vivono bene con noi”.
“Vivo la ricchezza di tanti amici di altri Paesi – ha spiegato il sindaco di Asti Maurizio Rasero – ad oggi non ho perso una cerimonia di riconoscimento cittadinanza ricevendo grandi emozioni. Sono orgoglioso di partecipare ad un percorso di integrazione. Favoriamo la crescita di Associazioni e di progetti dicendo NO a tutte le discriminazioni”.
Ed è proprio in quest’ottica che il 5 ottobre ci sarà la Festa dei Popoli organizzata dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Migranti in occasione della Giornata mondiale del Migrante.
La festa si terrà in piazza Castigliano e nel Foyer delle famiglie di via Milliavacca. “Una festa per conoscere le comunità - hanno spiegato Daniela Iavarone e Paolo Maccario dell’Ufficio Pastorale Migranti- e per creare occasioni di conoscenza anche in collaborazione con il Cpia, il Centro missionario diocesano e Noix di Kola”.
Saranno10 le comunità etniche presenti: brasiliani, albanesi, gambiani, filippini, nigeriani, senegalesi, egiziani, marocchini, ivoriani e rumeni. Solo 4 (albanesi, gambiani, filippini, senegalesi e ivoriani) si sono costituiti in associazioni.
Ci saranno momenti di festa con spettacoli etnici, esibizioni, preghiere interreligiose e gastronomia multietnica.
“Un ulteriore passo verso l’integrazione” ha detto il presidente del consiglio comunale Giovanni Boccia, mentre il presidente del CSVAA Piero Baldovino “Chi viene da noi ha una grande fiducia parentale, promuoviamo sempre la ricerca di volontari per favorire l’integrazione”.