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Attualità | 03 settembre 2019, 08:39

Il Palio di Asti, dopo il bagno di emozioni e proteste fa ancora discutere

Vittorie, lacrime, sorrisi, polemiche e caldo. In discussione ancora la formula "doppia" e il caldo che ha provocato qualche malore

Il Palio di Asti, dopo il bagno di emozioni e proteste fa ancora discutere

È stato un successo? La formula è piaciuta? E soprattutto, il Palio rimarrà “diviso”?

Il 1900 anno dal Martirio di San Secondo ha segnato comunque un punto di svolta nell’organizzazione. I tempi sono stati velocissimi e incalzanti, senza pause e con spettacolo continuo per i tanti che affollavano la piazza (meno nel parterre).

In piazza Alfieri, poco più di 13mila persone, sulle tribune 4909, per un incasso che ha superato i 200mila euro previsti.

Il pubblico (non solo appartenenti al mondo del Palio, ma anche turisti, curiosi e appassionati come vi documenteremo presto con le nostre interviste) ha mostrato di gradire questa formula e la “carica” del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo ha emozionato il pubblico presente e chi ha seguito in televisione.

I COMUNI

Certo la questione Comuni è stata divisiva al massimo e la colorata protesta al termine dei festeggiamenti di Baldichieri ha lanciato forte e chiaro il messaggio di dissenso. In Consiglio del Palio a novembre, però, non tutti i Comuni avevano votato contro. Canelli e Moncalvo si erano allineati ai rettori di Borghi e Comuni. Il Capitano Michele Gandolfo aveva dichiarato: “Sono un sentimentale, non mi sento di votare, per me il Palio è a 21. Punto”. Il sindaco Rasero aveva rimarcato che la valenza dei Palii era identica e “vorrei che tutti si sentissero partecipi per partire nel 2020 con un piede diverso”.

Le polemiche dopo la vittoria di Baldicheri, bellissima con lo splendido cavallo scosso (e anche in questo caso le emozioni sono state forti), sono continuate anche per una frase di Rasero (“è stata una protesta idiota e totalmente senza senso). A questo proposito Il consiglere pentastellato in Comune Massimo Cerruti scrive su facebook “Esprimo solidarietá a tutti coloro che, essendo in disaccordo col Sindaco di Asti in tema di Palio, son stati da lui accusati pubblicamente di comportamenti "'dioti'. A prescindere da come la si pensi. Sono state offese persone che fan parte da sempre del Palio, che si sacrificano, che ci credono, pure amministratori locali. Certo risiedono in provincia  non facendo quindi parte dell'elettorato”.

La consigliera di CambiAmo Asti, Angela Quaglia, ieri ha diramato una nota: "Lo spostamento della data all’inizio di settembre non ha reso, in termini di entusiasmo popolare, quanto rendevano invece le edizioni della 3° domenica di settembre. La giornata era ancora molto calda e se è vero che i bambini non avevano ancora impegni scolastici, è altrettanto vero che, proprio per questa ragione, alcuni erano ancora in vacanza, magari con i nonni. La città non è stata pertanto adeguatamente preparata con un crescendo di tensione che sul Palio ci vorrebbe. La seconda scelta che non ho condiviso è stata quella di separare i borghi e rioni cittadini dai Comuni della Provincia".

 

La vittoria della Cattedrale attesa da 42 anni è piaciuta a tutta la città e sarà ricordata a lungo per essere arrivata nell’anno del doppio Palio. Ai festeggiamenti al Michelerio sono arrivati anche altri partecipanti. Un altro bel momento da scrivere nella storia del Palio.

Il MOSSIERE

Non ha rilasciato troppe interviste prima del Palio il mossiere Renato Bircolotti alla sua 15^ presenza ad Asti. “Ho debuttato qui – ci aveva detto sabato – e ci sono molto affezionato. Il Palio di Asti è diverso da tutti gli altri ed è anche tra i più difficili". La sua mossa, domenica, è stata rispettata, così anche anche il regolamento che, visti i tempi rapidissimi non è stato davvero da poco.

IL FANTINO CADUTO

Purtroppo è ancora ricoverato Alessandro Topalli, fantino di San Secondo, caduto nella seconda batteria e travolto dai cavalli. Prontamente soccorso dal 118, ha un trauma toracico.

IL CALDO

Una nota dolente è stato il grande caldo con due bimbi svenuti sabato pomeriggio prima della sfilata dei bambini, un paio di malori domenica, soprattutto una figurante di 40 anni colta da malore per il caldo intorno a 12.

Una questione che fa discutere il web sul fatto che forse anche la data del Palio dovrebbe tornare alla terza domenica di settembre. La scelta del sindaco di anticipare alla prima era stata dettata da diverse motivazioni: scuole chiuse, minori problemi collegati alla viabilità, una luce più bella e duratura. Forse in effetti il caldo eccessivo non aiuta con i pesantissimi costumi. Tutto da rivedere?

Di sicuro se ne parlerà ancora molto, di certo c’è che il Palio è stato seguito e apprezzato, le emozioni sono state vibranti e le polemiche hanno messo pepe per affrontare il futuro al meglio.

Betty Martinelli

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