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Cultura e tempo libero | 23 settembre 2019, 17:58

Domenica al cimitero di Castagnole Monferrato torna a grande richiesta lo spettacolo "Dormono... sulle colline"

Targato Teatro degli Acerbi, "Dormono... sulle colline" è un percorso di musica e poesia, tra le lapidi di un cimitero di campagna

Domenica al cimitero di Castagnole Monferrato torna a grande richiesta lo spettacolo "Dormono... sulle colline"

È tornata sul finire dell’estate la rassegna di teatro, musica, incontri e laboratori della memoria “Cunté Munfrà - dal Monferrato al mondo" per riprendere un nuovo ciclo, un percorso attraverso le stagioni, i tempi e i momenti rituali. Giorni in cui, nelle piazze e nei cortili, ci si può incontrare, fare festa, ascoltare musica o racconti.

Si tratta di una rassegna che inizia nel periodo del “ribollir dei tini”, quando l’odore di mosto si fa forte e riappare la bruma nei “varej”, chesi è affermata per la sua unicità ed attenzione alla valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte: in tal senso è stata riconosciuta negli ultimi anni come il miglior progetto regionale.

A grande richiesta del pubblico, visto il "tutto esaurito" a Montemagno, domenica 29 settembre nel cimitero di Castagnole Monferrato verrà nuovamente rappresentato "Dormono...sulle colline" del Teatro degli Acerbi, un percorso di poesia e musica, sulle orme dei nostri antenati, tra le lapidi di un cimitero di campagna. A vent’anni dalla scomparsa di Fabrizio De André e con riferimento all’ “Antologia di Spon River" di Edgar Lee Masters, una narrazione itinerante, a gruppi, fatta di parole e musiche immortali. La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria al 339-2532921. Tre gli orari previsti: 17, 18.30, 20. I posti a disposizione sono già nuovamente in via di esaurimento.

L'ideazione, selezione e adattamento testi sono di Pietro Giovannini (giornalista ed esperto conoscitore del territorio astigiano e langarolo). In scena Patrizia Camatel, Matteo Campagnoli, Fabio Fassio, Elena Romano con le musiche dal vivo di Tiziano Villata.

Il cimitero come luogo di incontro di una comunità verticale

I cimiteri sono "luogo di incontro di una comunità verticale, quella dei viventi, con quella dei vissuti, tutt’uno nella stessa storia". Si tratta dunque di un'occasione insolita per poter scoprire luoghi suggestivi e panoramici delle nostre colline, ove poter godere di bellezza e quiete, sulle orme dei nostri antenati. Gli attori e il musicista appaiono e scompaiono tra le tombe, conducendo a gruppi gli spettatori in un percorso tra le lapidi di pietra, gli alberi e i cespugli che da soli compongono la più perfetta delle scenografie. Le note e le parole in un cimitero hanno più peso perché si è più disposti all’ascolto, si è più abituati al silenzio; e le note e le parole risuonano più pure invitandoci ad alzare lo sguardo verso il paesaggio, verso i luoghi dove queste persone che ci parlano abitavano e animavano: vite tragiche o monotone, insignificanti, piene di cose da fare ma tutte ugualmente riassunte qui ed ora.

Riflessioni sulla vita e sulle nostre radici

Commenta Fabio Fassio: “La riflessione è sulle nostre radici ma anche sul significato della vita in generale, del lavoro e della morte, è la costituzione temporanea di una “comunità verticale” dove viventi e vissuti per un’ora celebrano le proprie storie. Crediamo che questo lavoro sia necessario, anche come ponte tra le Langhe e l’Astigiano e come strumento di turismo alternativo, culturale, con cui poter scoprire pievi romaniche e tombe ottocentesche poste nei luoghi più suggestivi e panoramici delle nostre colline”. A breve verrà annunciato il cartellone completo della rassegna. Ingresso gratuito.

Comunicato stampa

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