Il Gatto con gli stivali, asilo di Montechiaro d’Asti (micro nido e sezione primavera) in questi giorni è al centro dell’attenzione per la sua chiusura.
Dopo il comunicato stampa della CGIL che stamattina ha anche fatto volantinaggio fuori dal Comune spiegando che 5 persone sarebbero rimaste senza lavoro, il sindaco Paolo Luzi respinge al mittente le accuse di voler chiudere il servizio.
“Non è vero quanto scritto nel volantino, non sono 5 le persone a perdere il lavoro, 3 avevano un contratto a tempo determinato con la Cooperativa che scadeva, e non è da considerarsi nel paniere dei 5 dipendenti, la notizia è falsa. Con i sindacati ho sempre voluto rapportarmi in maniera collaborativa e proficua. Sono state diffuse notizie false e tendenziose. Il fatto che il contratto non sia stato rinnovato dalla Cooperativa non è certo da imputarsi al sindaco. Delle due posizioni che hanno contratto a tempo indeterminato una è un part time di 30 ore, l’altra 12 ore settimanali, sono persone assunte dalla Cooperativa che se non ha accettato di prorogare il servizio, non può essere responsabilità del sindaco, probabilmente saranno ricollocati. Nessuno perde il lavoro”.
I NUMERI
Le famiglie ad essere rimaste senza servizio, non sono state 15 come detto in un primo momento ma la Cooperativa Vedogiovane ha trasmesso a luglio 6 iscrizioni per il 2019/20 oltre a due nominativi che avrebbero iniziato a ottobre e forse altri due a gennaio.
“Di questi 6, continua il sindaco, 3 erano di Montechiaro, mi rammarico per le famiglie del mio paese, altri sindaci non si sono posti il problema del fatto che loro utenti usufruissero del nido di Montechiaro, ma mi risulta che una dei bimbi sia andata ad Asti e altri due a Cocconato, dato che i genitori lavorano lì”.
La Cooperativa Vedogiovane il 3 agosto, visto il numero dei bimbi ha dichiarato con una lettera di "non poter sostenere economicamente il servizio, rifiutando la proroga" e nello stesso tempo il sindaco e la Giunta sono venuti a conoscenza che il contratto che doveva essere sottoscritto a suo tempo e che avrebbe sancito le condizioni di capitolato tra l'Ente Comune (quindi dal Responsabile del Servizio) e la Cooperativa Vedogiovane non era mai stato sottoscritto.
“Premetto e smentisco – aggiunge il sindaco - qualsiasi responsabilità politica al riguardo in quanto ne io, nè alcuno dei miei Assessori erano al corrente di tale fatto che ovviamente ha pregiudicato il seguito di questa vicenda. Nel corso delle prime settimane di Agosto, verificammo le possibilità per cercare di garantire il servizio; per legge non era possibile garantire un aumento economico alla Cooperativa Vedogiovane a fronte di un bando 2018 strutturato economicamente con la previsione delle medesime condizioni economiche per il 2019. Una deroga a ciò avrebbe esposto il Comune a responsabilità patrimoniali nei confronti della Corte dei Conti, in quanto qualsiasi altra entità avrebbe potuto rivendicare i medesimi diritti "in par condicio" alla gestione, imputando un favoritismo alla Cooperativa Vedogiovane”.
BANDIRE UNA GARA O GESTIRE IL NIDO IN PROPRIO?
Il Comune si trovava quindi nell'eventualità di dover bandire un'altra gara che per i tempi necessari ( almeno 3 mesi) non avrebbe garantito sicuramente l'apertura del Nido al 1 Settembre 2019 oppure gestire in proprio per un anno il micro Nido. L'ipotesi della gestione diretta è stata prontamente valutata e poiché a priori si esclude la possibilità di assunzione diretta da parte del Comune in quanto soggetta a vincoli di concorsi e di limiti di spesa di assunzione di personale, si è anche valutata la medesima ipotesi di gestione del servizio avvalendosi della collaborazione di una agenzia interinale per la cui spesa in ogni caso e secondo le vigenti disposizioni di legge i conteggi devono essere contemplati nei limiti di spesa che il Comune può contrarre.
La gestione diretta, soprattutto, comporta anche l'assunzione di responsabilità dal punto di vista del piano educativo e di competenze ed autorizzazioni da relazione con l'ASL per le quali un Comune piccolo come Montechiaro non sarebbe stato in grado di adottare in breve tempo.
In ogni caso l'Agenzia interinale non avrebbe garantito un contratto a tempo indeterminato alle 2 collaboratrici in forza alla Vedogiovane
La Giunta, pur considerando l'introito di un contributo regionale per l'anno scolastico 2019/2020 che sarebbe stato ben inferiore rispetto a quello introitato nel 2019 paramentrato su frequenze ben più alte, si rese conto che anche la gestione diretta del Micro Nido avrebbe prodotto una spesa insostenibile per il bilancio comunale.
“Il 10 settembre 2019 le organizzazioni sindacali hanno richiesto un incontro sull'argomento Micro Nido e Sabato 14 Settembre 2019 unitamente alla Giunta, i sindacati venivano informati in maniera chiara e trasparente degli accadimenti e del fatto che se era economicamente impossibile sostenere l'apertura del micro nido da parte della Cooperativa Vedogiovane con tutte le agevolazioni economiche già sostenute dal Comune di Montechiaro, lo era altrettanto per l'Ente.
La CGIL, chiedeva di aprire una trattativa con la Cooperativa Vedogiovane per il riconoscimento degli aumenti economici al personale dipendente derivanti dal rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del settore Cooperative ed in meno di 30 secondi, il comune di Montechiaro ha dato la propria disponibilità ad elargire l'aumento economico giustificato da ogni norma contrattuale e dalle vigenti disposizioni di legge.
Nonostante questo la Cooperativa ha inviato comunicazione di essere nell’impossibilità di sostenere le perdite.
Se è impossibile per la cooperativa - spiega Luzi -perché non lo può essere per il comune di Montechiaro?
"Dove erano i Sindacati - continua - che ora chiedono un tavolo con i Comuni limitrofi, che mai hanno voluto partecipare alla gestione di una struttura che è sempre stata caratterizzata da una utenza intercomunale, allorquando nel 2008 e dopo la gestione della Cooperativa Valdocco il Nido chiuse per un anno per gli stessi motivi di oggi ?
Dove erano i sindacati quando nel 2017 fui il primo a denunciare problematiche tra il personale assunto e quel gestore oggi "fallito" che allora non pagava gli stipendi e loro si limitarono a promuovere una vertenza senza procurarsi di promuovere i tavoli che oggi proclamano con le Amministrazioni limitrofe ? I problemi erano gli stessi e loro sapevano
Il Comune di Montechiaro d'Asti, il Sindaco, non si sentono responsabili del contratto di lavoro delle dipendenti della Cooperativa Vedogiovane perché se il loro rapporto di lavoro oggi è a rischio è il frutto di una errata valutazione del business nel 2018, quando la Cooperativa ha deciso di gestire il Micro Nido di Montechiaro.
Scinderei quindi la chiusura del Micro Nido per ragioni antieconomiche oggi, dalla ricollocazione dello stesso e dall'allocazione della Caserma dei Carabinieri in quello stesso stabile; è una pura casualità perché se la Cooperativa Vedogiovane avesse continuato la gestione ora non eravamo neppure qui a parlarne”.