/ Politica

Politica | 08 ottobre 2019, 14:04

106 milioni di euro per il Piemonte, la missione di Cirio a Bruxelles

Un "ritorno a casa" per il governatore, a lungo europarlamentare, in doppia veste di presidente della Regione e di rappresentante dell’Italia nel Comitato europeo delle Regioni

106 milioni di euro per il Piemonte, la missione di Cirio a Bruxelles

Una sorta di ritorno a casa. Così si può definire la visita di Alberto Cirio ieri e oggi al Parlamento di Bruxelles, dove per cinque anni è stato eurodeputato.

Cirio si è seduto nei banchi della Ue nella doppia veste di Presidente della Regione Piemonte, ma soprattutto per rappresentare l’Italia nel Comitato europeo delle Regioni, l’organismo che rappresenta in Europa tutti gli enti locali.‬ Una prima uscita per il governatore in questo ruolo.

“E’ importante - spiega Cirio - farne parte, perché se ci siamo possiamo contare”. “Tante volte - prosegue il presidente - ci lamentiamo giustamente che l’Europa è matrigna e non è mamma, che Bruxelles è lontana: molte volte però è anche colpa nostra, che non ci diamo abbastanza da fare e non lavoriamo con impegno e costanza”.

“Essere qui - ha continuato l’esponente di Forza Italia - vuol dire che quello che decideranno da Bruxelles, per la nostra Regione, non sarà più un vestito cucito e dimensionato sulla base delle sensibilità di qualche burocrate di questa città”.

La visita però è anche l’occasione per ricontrattare la programmazione dei fondi europei, pari a 106 milioni di euro, che il Piemonte non ha ancora speso e rischia di dover restituire.

“Ci sono delle misure – spiega Cirio – che non hanno avuto risposta. Sono state decise 7 anni fa, quindi con sensibilità diverse da oggi, oppure troppo complesse e burocratiche: il rischio è che entro il 2021 non vengano assegnate”.

L’obiettivo del Presidente è quindi spostare questi soldi su altri settori. “Ciò che serve oggi alla nostra regione -spiega - è investire sull’elettrico, sulle nuove tecnologie dell’auto, sull’industria dell’energie alternative. Servono maggiori stanziamenti sul turismo, sulle infrastrutture turistiche del nostro territorio - come alberghi, ristoranti e i servizi - sull’efficientamento energetico delle strutture private e pubbliche, perché costino meno in termine di gestione”.

“Noi abbiamo chiesto a Bruxelles di spostare i soldi da dove non servivano a dove servono. Questo ci garantirà due grandi risultati: il primo è che queste risorse verranno spese e quindi non correremo il rischio di doverle restituire. La seconda è che andranno ad alimentare la competitività delle nostre aziende piemontesi” ha concluso il governatore.

Cinzia Gatti


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium