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Cultura e tempo libero | 24 novembre 2019, 19:33

Benedetta Cibrario è la vincitrice dell’undicesima edizione dell’Asti d’Appello

L’autrice fiorentina si è cosi aggiudicata l’assegno da 10.000 euro riservato al vincitore del Premio Letterario

Fotografie di Franco Rabino

Fotografie di Franco Rabino

Al termine di un pomeriggio denso di emozioni, la giuria togata del premio Asti d’Appello si è espressa, e dalla sommatoria dei voti dei ‘togati’ e della giuria popolare è stato assegnato a “Il rumore del mondo” (Mondadori) di Benedetta Cibrario, selezionato dal Premio Strega, l’assegno da diecimila euro destinato al vincitore dell’undicesima edizione del Premio letterario astigiano.

Il libro più apprezzato dalla giuria popolare, che pertanto si è aggiudicato un’esclusiva penna stilografica Aurora Hastil, vera e propria icona del design italiano, è invece stato "Fiori sopra l'inferno" di Ilaria Tuti.

Il romanzo della scrittrice fiorentina ha prevalso sugli altri sei colleghi in gara, ovvero Ilaria Tuti, Fiori sopra l'inferno (Longanesi) dal premio Scerbanenco; Nadia Terranova, Addio fantasmi (Einaudi) dal premio Strega; Tony Laudadio, Preludio a un bacio (NNE) dal premio Bancarella; Claudia Durastanti, La straniera (La Nave di Teseo) da Premio Viareggio; Pier Paolo Giannubilo, Il risolutore (Rizzoli) dal Premio Alassio; Paolo Colagrande, La vita dispari (Einaudi) dal Premio Campiello.

Redazione

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