Mentre cresce su più fronti – dall’attivismo di Greta Thunberg che ha dato vita, anche ad Asti, al movimento Fridays for future, al recente annuncio degli investimenti dell’Unione Europea sul fronte del Green Deal – l’attenzione nei confronti delle tematiche ambientali, la notizia di un prossimo drastico abbattimento di alberi sta destando scalpore in ambito locale.
Nello specifico si tratta di ben 167 tigli, siti presso la Tenuta Risso di località Valgera, che, sulla base di quanto autorizzato dalla Commissione Paesaggistica comunale previo vaglio della richiesta avanzata dalla proprietà della tenuta, a partire da domani dovrebbero venire abbattuti. Nonostante solo una trentina di essi siano effettivamente malati e pericolanti.
In intervento decisamente drastico che – pur essendo del tutto legittimo dal punto di vista burocratico, avendo seguito tutto l’iter previsto ed essendo gli alberi siti in una proprietà privata – sta destando molto disappunto tra gli ambientalisti astigiani e tra quanti, quali ad esempio il consigliere comunale M5S Giorgio Spata, che ha portato la vicenda all’attenzione dell’informazione locale, hanno a cuore queste tematiche.
“Personalmente sono molto dispiaciuto – ci ha detto l’assessore comunale all’Ambiente Renato Berzano, da noi contattato –, tant’è che ora sono qui con il collega vice sindaco Marcello Coppo (che ha anche la delega all’Urbanistica, ndr.) per cercare di capire se vi siano margini di intervento. Che allo stato attuale sembrerebbero minimi, salvo riprendere in mano l’autorizzazione concessa dalla Commissione Paesaggistica e chiedere alla proprietà di rinviare l’abbattimento”.
“E’ però doveroso precisare - ha proseguito Berzano - che l’iter burocratico è andato avanti in maniera totalmente asettica, senza il benché minimo intervento di natura politica. Anche perché, trattandosi di proprietà privata, la proprietà, avendo tutte le autorizzazioni del caso, è formalmente legittimata a procedere. Ciò nonostante, il dirigente di Settore ha convocato la proprietà per la mattinata di domani, proprio per cercare di capire meglio la situazione e valutare come procedere”.
Allo stato attuale, non sono escludibili neppure manifestazioni di protesta, che potrebbero venir attuate da parte di ambientalisti e aderenti al Fridays for future di Asti, finalizzate a impedire gli abbattimenti.