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Cultura e tempo libero | 15 febbraio 2020, 18:20

“Hidden child”: guerra, persecuzioni razziali e bambini protagonisti nel racconto autobiografico di Franco Debenedetti Teglio

L’incontro, organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese, è in programma lunedì alle ore 21 presso il Castello di Cisterna

“Hidden child”: guerra, persecuzioni razziali e bambini protagonisti nel racconto autobiografico di Franco Debenedetti Teglio

Una serata utile per imparare a conoscere aspetti della storia recente che sono a tutt’oggi sconosciuti o misconosciuti. Tra questi rientra la vicenda “bambini nascosti” o “Hidden child” come Franco Debenedetti Teglio. Che ne discuterà nell’ambito dell’incontro “I bambini e le persecuzioni razziali” che si terrà lunedì sera alle 21 al Castello di Cisterna.

L’incontro è organizzato dal Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese – I.C. di San Damiano con Museo Arti e Mestieri di un Tempo e Comune di Cisterna, Associazione “F.Casetta”, Fra Production spa, Cantine Povero distribuzione srl, Israt e AimcAsti. Introdurrà la serta la dottoressa Nicoletta Fasano (Israt).

Come si legge dalla sua biografia, “Franco Debenedetti Teglio nasce a Genova nel 1937 da famiglia ebraica. In seguito al licenziamento del padre per le leggi razziali e alle persecuzioni, passa i suoi primi otto primi anni di vita vagabondando con la famiglia in Francia e in Italia nel completo isolamento rispetto alla cosiddetta ‘società civile’ e poi nel terrore continuo di essere catturato.

Finita la guerra vive alcuni anni a Genova, poi, nel 1952 all’età di 14 anni, in seguito a gravi problemi e lutti famigliari si deve separare dalla famiglia trasferendosi a Ivrea dove vive in camere d'affitto gelate e studia all’istituto Industriale Olivetti.

Dal 2001, comincia a scavare nel suo remoto passato, che aveva rimosso, e focalizza l’attenzione anche su attività umanistiche che aveva sempre trascurato. Inizia a scrivere racconti in parte autobiografici, spesso calati nella drammatica realtà di un bambino perseguitato dalle leggi del suo Paese. In tre anni di ricerche su documenti e sul campo riesce a ricostruire faticosamente la storia dei suoi primi anni di vita.

Dal 2005, esegue percorsi formativi con interventi di testimonianza presso diverse scuole primarie, medie superiori, inferiori e per adulti sulla sua storia e sul tema "I bambini e le persecuzioni razziali" con interventi anche in Francia, in Svizzera e in Belgio.

Nell'ottobre del 2008, su richiesta delle Biblioteche Civiche Torinesi, realizza la mostra "17 novembre 1938 – Lo stato italiano emana le leggi razziali" che è stata esposta in Italia e all’estero.

redazione

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