In principio doveva essere quest'oggi, poi ancora un rinvio (con un comunicato del Comune di Alassio, poi smentito dalla Regione, che sembrava ormai dare il tutto per imminente): il trasferimento delle 43 persone del gruppo di Asti attualmente tra i soggetti in isolamento all'interno degli hotel "Bel Sit" e "Al Mare" di Alassio, in seguito alla ormai nota emergenza Coronavirus, continua a slittare e sebbene il governatore ligure Toti abbia fatto intendere che da parte di Regione Liguria sia tutto pronto per iniziare le operazioni, fino a poco tempo fa non vi erano certezze sulla concretizzazione di tale trasporto.
"Stiamo già eseguendo i tamponi su tutto il gruppo di Asti, in modo tale che se non dovessero risultare positivi potranno essere trasferiti in Piemonte in un luogo che ci comunicherà la Regione piemontese - ha fatto sapere il governatore ligure - siamo pronti a farlo già da stanotte. Chi non ha bisogno di cure mediche, può vivere la quarantena nella propria abitazione o possibilmente vicino al proprio domicilio".
A questo punto la palla è passata alla Regione Piemonte, che tra i casi di persone positive al Coronavirus ne sta affrontando due ad Asti derivanti proprio dal cluster di Alassio.
"Abbiamo concordato, assieme alla Protezione Civile e a Regione Liguria, che domani verranno effettuati i tamponi sul gruppo di astigiani - ha spiegato Alberto Cirio, presidente di Regione Piemonte - tutte le persone che risulteranno asintomatiche e negative saranno trasportate, in assoluta sicurezza, in isolamento volontario presso la 'Casa del Pellegrino' di Villanova d'Asti.
Lì saranno assistite dalla Protezione Civile e dal personale sanitario. Questa struttura, più idonea rispetto all'albergo di Alassio e dotata di un'assistenza maggiore, è stata individuata per poter accogliere queste persone vicino alle loro abitazioni".
Dice il sindaco di Villanova, Christian Giordano"La Diocesi ha dato disponibilità a favore di persone che potrebbero essere nostri genitori o nonni, non posso che condividere sapendo che si tratta di persone senza sintomi e negative. I rigidi protocolli messi in atto saranno una garanzia e queste persone, seppure in quarantena, saranno più vicini a casa"
Domani, venerdì 28 febbraio, dovrebbe dunque essere la giornata individuata per chiudere uno dei capitoli dell'emergenza Coronavirus che riguarda Piemonte e Liguria. Sarà finalmente così?
Quel che è certo è che, rispetto alla vicenda dei 12 turisti del pavese che ieri sera hanno fatto rientro in Lombardia in tempi relativamente brevi, la vicenda piemontese ha assunto contorni ben diversi. A questo punto si spera che le parole di Cirio abbiano definitamente indicato la via da seguire.